PALLAVOLO. Domenica, Bellano avrà Panetoni e Zhuang
La sconfitta con Chieri ha confermato che questa squadra, nei momenti caldi, si scioglie come neve al sole. E il coach ha preferito Bracchi a Ortolani e Brancher
Se un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova, allora Omag-Mt, nel passaggio tra la serie A2 e la serie A1, ha perso il suo animus pugnandi. Quel carattere, quella forza di squadra che nella passata stagione è stata la vera arma vincente. Quella che, nei pochissimi momenti difficili, le ha permesso di reagire e stravolgere un finale che sembrava scritto.
Quest’anno, invece, accade esattamente il contrario.
Quando arriva un momento difficile, il sestetto di Massimo Bellano si scioglie come neve al sole. È successo con il Bisonte Firenze, con Monviso e domenica con Chieri.
Perché sul 23-21, con l’inerzia tutta dalla tua parte, non puoi regalare quattro punti consecutivi alle tue avversarie e vederti scivolare tra le dita non solo il primo set, ma anche il secondo e il terzo. Ma la sconfitta con le piemontesi ha detto anche un’altra cosa molto importante. Nel terzo set, infatti, il coach di San Giovanni ha lasciato in panchina sia Ortolani sia Brancher mettendo come opposto Bracchi.
Una bocciatura vera e propria. Del resto non è una novità che Omag-Mt sia alla ricerca di un opposto che abbia punti nelle mani. A proposito di nuovi giocatori, è sbarcata in queste ore la nuova schiacciatrice cinese Yushan Zhuang che potrebbe essere disponibile già dalla prossima gara con Busto Arsizio. Chi ci sarà sicuramente è Sara Panetoni. Il libero ravennate, infatti, ha completamente recuperato dall’infortunio e tornerà a disposizione di Bellano. Di conseguenza se ne andrà Giada Cecchetto arrivata in via Fornace Verni con un contratto a gettone con scadenza dicembre. Intanto, come detto, domenica Omag-Mt viaggerà verso Busto Arsizio dove ritroverà una vecchia conoscenza.
Sulla panchina bustocca, infatti, siede Enrico Barbolini che ha guidato Omag-Mt per due stagioni. Classifica alla mano è inutile nascondere che sono tre punti fondamentali per il futuro delle romagnole.
