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Miyazaki è sempre una bella sorpresa

IL RAGAZZO E L’AIRONE
DI HAYAO MIYAZAKI PER RAGAZZI (DAGLI 11 ANNI) E ADULTI – AL CINEMA

Mancava in sala dal 2013 e non si può non accogliere con estremo piacere e profonda ammirazione il ritorno di uno dei grandi maestri dell’animazione mondiale, autore di capolavori come Il mio vicino Totoro, La città incantata e Ponyo sulla scogliera (ma la filmografia di Miyazaki è da prendere tutta in blocco).

Un ritorno al fantastico, intrecciato con le tematiche cruciali della vita e della morte, dopo il realismo poetico di Si alza il vento dichiarato a suo tempo come capitolo finale di una vita artistica senza eguali. Ma pennelli e matite hanno fatto sentire il loro forte richiamo e l’ottantaduenne maestro nipponico, sollecitato probabilmente anche dalla fertile presenza di tutta una nuova generazione di cartoonist nel Paese del Sol Levante, determinante per un fertile stato dell’arte animata, si è messo di buona lena ed ha realizzato un’opera di grande complessità difficilmente riassumibile in poche righe. Dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale ad un percorso in un mondo magico e pieno di sorprese, Il ragazzo e l’airone, premiato al botteghino italiano da un grande successo di pubblico, affascina ad ogni disegno in movimento sullo schermo, trasportando lo spettatore in una dimensione parallela per una rinascita umana e spirituale, in mezzo a creature fantasiose, alla ricerca di un equilibrio necessario per poter vivere in armonia con la natura e con l’essenza umana.

Non più solo cartoon, ma arte vera e propria, sostenuta dall’evocativa colonna sonora, dominata dal pianoforte, del consueto collaboratore musicale Joe Hisaishi.