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Manodopera, storia familiare in stop-motion

MANODOPERA
DI ALAIN UGHETTO PER TUTTI (DAI 7 ANNI ) – AL CINEMA


Cartone, plastilina, spago, cotone, legno. E ancora zucche, broccoli, zollette di zucchero, castagne e carbone… Tutti questi ingredienti si fondono mirabilmente nel gioiello animato in stop-motion del regista italo-francese Alain Ughetto, che a settant’anni, armato di colla, forbici e tanta pazienza, imbastisce la storia della sua famiglia, nativa italiana all’ombra del Monviso, nel paese di Ughettera (dove tutti prendono il cognome dalla piccola borgata), costretta a trasferirsi in Francia per trovare lavoro. A cavallo tra le due guerre, tra nascite continue, lutti, fatica, umiliazioni e povertà, la storia di nonna Cesira, sempre pronta a fare gnocchi di patate e polenta, e di nonno Luigi, instancabile lavoratore, sempre pronti a dimostrare la loro dignità e il loro coraggio, nonostante le difficoltà e le ombre nere della storia che offuscano continuamente il vivere quotidiano di una famiglia come tante nell’Italia del Novecento. Se non ci fossero state famiglie come gli Ughetto, oggi, per esempio, non potremmo attraversare il traforo del Sempione, frutto della manodopera di migliaia di italiani impegnati nella difficile impresa. La mano del regista entra in scena e interagisce con i suoi personaggi e le musiche di Nicola Piovani commentano gentilmente questo capolavoro tra il documentario e la fiction, un’indimenticabile operazione di grande artigianato animato.