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L’innovazione parla riminese

Un territorio che guarda all’innovazione. Pochi mesi fa, infatti, è stata pubblicata la graduatoria relativa ai finanziamenti previsti dalla Regione Emilia-Romagna per ricerca innovativa e sviluppo sperimentale, che ha visto oltre 60 progetti ammessi ai contributi a livello regionale, per un valore economico complessivo di circa 14 milioni di euro, da destinare a iniziative legate a diversi temi: dall’economia circolare alle energie green, passando per formazione innovativa, industria sostenibile e tecnologia.

Per quanto riguarda il territorio di Rimini, sono tre le imprese beneficiarie dei finanziamenti (provenienti dal Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale), per contributi totali che sfiorano i 500mila euro: M-Live di San Giovanni in Marignano, che progetta e realizza prodotti hardware e software per musicisti (oltre 122mila euro il contributo totale concesso);  Newster System di Coriano, attiva nel settore della sterilizzazione e gestione dei rifiuti sanitari (214mila euro) e Vici & C. di Santarcangelo, azienda che progetta, produce e distribuisce quadri elettrici, bordi macchina e sistemi per l’automazione industriale, destinataria di un contributo totale di 137mila euro. “Il nostro progetto è dedicato ai musicisti che suonano dal vivo. – illustra Marco Cima, direttore generale di M-Live Oggi la maggior parte dei concerti dal vivo sono eventi piuttosto sofisticati dal punto di vista tecnologico perché i gruppi hanno sempre una parte del proprio spettacolo che è generata automaticamente attraverso i computer (tracce audio, video, immagini, ecc.). Computer che, come sappiamo, possono avere problemi di diverso tipo: per questo motivo, in genere, negli eventi dal vivo possono essere impiegati fino a quattro macchine, organizzate in modo tale da entrare in funzione qualora un altro abbia degli inconvenienti. Una complessità che, ovviamente, ha anche un costo importante, che può arrivare a 10mila euro”. In che modo e con quale innovazione interviene l’azienda? “L’obiettivo – prosegue Cima – è quello di sostituire tutti questi apparati attraverso un’unica macchina (della gamma B.Beat, di cui abbiamo già dei prodotti in commercio) che sarà in grado di gestire sia l’aspetto musicale, capace di elaborare fino a 24 tracce stereo in contemporanea, sia la parte video, oltre a tutte le altre parti ausiliarie utili durante gli eventi dal vivo. Non solo, essendo una macchina dedicata esclusivamente a queste attività, presenta una stabilità e un’affidabilità totalmente superiori a quelle di un computer: lo strumento è dotato di un proprio sistema interno di sincronizzazione che ne garantisce la continuità di funzionamento anche in caso di inconvenienti. Tutto questo, essendo un’unica macchina, garantisce anche un prezzo più contenuto, potendo rimanere con tutta probabilità sotto i 4mila euro. Un progetto che ha potenzialità sul mercato internazionale, perché attualmente per questo genere di prodotti c’è più mercato all’estero rispetto all’Italia”.

Economia circolare e sostenibilità

Per quanto riguarda il progetto di Newster System, i temi al centro dello sviluppo sperimentale sono quelli dello smaltimento di rifiuti in un’ottica alternativa, che tenga conto dell’impatto ambientale in senso ampio. “Si tratta di un progetto di ricerca che ha come oggetto una gestione alternativa dei prodotti farmaceutici scaduti o non più commercializzabili. – spiega Gianluca Magrini, responsabile ricerca e sviluppo Newster System Ad oggi la via preferenziale è l’incenerimento, ma nei farmaci ci sono sostanze organiche che, se gestite in modo alternativo, possono essere recuperate, con impatti positivi sull’ambiente e sulle persone”. Ed è in questa gestione alternativa che sta l’elemento innovativo. “Il nostro progetto ha l’obiettivo di trasformare i prodotti farmaceutici in un ammendante per uso agricolo, in grado di aumentare la ritenzione idrica dei suoli, caratteristica preziosa in un’epoca di diffusa desertificazione. Il progetto ha potenzialità in tante aree del mondo: nei Paesi più sviluppati può essere appetibile ai grandi player della gestione dei rifiuti per avere linee produttive alternative all’incenerimento; nei Paesi in via di sviluppo, invece, dove le reti infrastrutturali sono meno avanzate, può essere oggetto di finanziamenti internazionali con benefici di diverso tipo, poiché si crea lavoro, si risolve il problema dell’abbandono dei rifiuti e della scarsità idrica e, infine, lo si fa in ottica green”.

Educazione… ibrida

Un altro ambito importante in ottica innovativa è quello della formazione. Ambito sul quale si concentra il progetto dell’impresa Vici & C. “Ci troviamo in un momento di cambio interno delle logiche formative, – sottolinea Leonardo Piepoli, Responsabile del personale di Vici & C. passando da una formazione tradizionale a una più ibrida, che alterni momenti di insegnamento frontale a strumenti di tipo diverso, per concentrarsi anche sulla formazione soft (ossia di competenze non prettamente tecniche e di mestiere, ma di relazione e comportamento nel contesto lavorativo, ndr)”. Ed è qui che entra in gioco il nuovo progetto. “Abbiamo attivato V.E.L.A. (Vici E-Learning Academy), un portale di e-learning (in collaborazione con Digit’Ed, realtà specializzata in formazione digitale) che consente di fornire proprio questo tipo di percorso formativo. Nello specifico, in qualsiasi momento un dipendente può accedere a questo portale online e fruire, nei tempi che vuole, di alcune ‘pillole formative’ (49 in totale) su temi diversi, come ad esempio sostenibilità, sicurezza, smartworking. Pillole che hanno una natura eterogenea e che sono pensate per non rendere passivo il fruitore, ma per essere interattive e multimediali. Come anticipato, però, tutto questo segue una logica ibrida: a questa possibilità, infatti, sono affiancate giornate di formazione frontale in aula, in senso tradizionale. Inoltre, l’accesso al portale è possibile da tutti i dispositivi, dal pc allo smartphone, passando dai tablet, rendendo ancora più accessibile e trasversale il percorso formativo”.