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LEGNA, L’ECCEZIONE DI RIMINI

IL CASO. Nonostante i divieti, il Comune di Rimini consente l’utilizzo di riscaldamento a legna o pellet, contro il caro bollette

In un recente numero de ilPonte si approfondiva il tema degli impianti di riscaldamento a legna che in molti, a causa dei rincari delle bollette, vedono come valida alternativa al gas e alla luce, andando a rispolverare vecchie stufe, caldaie e caminetti. Nell’analisi, però, si faceva riferimento al fatto che da diversi anni è in vigore in tutta la Regione una normativa (il PAIR 2020, Piano Aria Integrato Regionale) secondo la quale, dal 1°ottobre al 31 marzo di ogni anno, nei Comuni di pianura è vietato l’uso di qualsiasi impianto di riscaldamento a biomasse (legna o pellet) che non sia di ultima generazione, a causa del loro sensibile impatto sull’inquinamento dell’aria. Ebbene, proprio in questi giorni è giunta una novità importante nel Comune di Rimini. Infatti, in occasione dell’entrata in vigore anche per il 2022 della citata normativa, l’Amministrazione riminese ha deciso di derogare proprio ai divieti relativi al riscaldamento a legna, per andare incontro ai cittadini in un momento di grande difficoltà. E, allo stesso tempo, per mandare un segnale alla Regione.

Ho sottoscritto con convinzione l’ordinanza sulle misure a tutela della qualità dell’aria – spiega il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad (nella foto) – ma, a differenza dello scorso anno, ho scelto di sospendere e, dunque, di non inserire in questa fase l’articolo 9, cioè quello che dispone divieti all’utilizzo domestico per camini aperti, caminetti e stufe a legna o pellet fino a classe 2 stelle (ossia i più vecchi e obsoleti, ndr) per i territori sotto i 300 metri di altitudine. Ovviamente ne condivido gli obiettivi e lo spirito, così come valorizzo e ringrazio la Regione Emilia-Romagna che ha messo molti soldi per i privati che decidessero di cambiare il proprio camino o stufa salendo di categoria ambientale. Ma allo stesso tempo oggi, in questo momento, non posso non tenere conto della vera e propria emergenza energetica, con il caro bollette che si sta abbattendo come una mannaia sulle spese e sulle condizioni di vita delle famiglie e che, stante alle notizie di questi giorni, ancor più si abbatterà nelle prossime settimane. Tutto ciò ha già costretto e costringe la popolazione ad attivare sistemi di riscaldamento più economici o tradizionali, in attesa che la bolla che crea i rincari di gas e energia elettrica torni almeno a una parvenza di sostenibilità. È una fase emergenziale e in una fase emergenziale, almeno temporaneamente, si devono contemperare tutte le problematiche. Per questo, – aggiunge il primo cittadino – sospendendo nell’ordinanza questa parte di provvedimento, chiedo alla Regione Emilia-Romagna, che su questo tema ha già dimostrato sensibilità e attenzione, di provvedere a una ulteriore analisi che, magari, porti a una deroga alle disposizioni per camini e stufe almeno nei mesi più freddi dell’inverno. Credo che questo si possa fare”.

Restano in vigore, invece, i consueti provvedimenti di limitazione alla circolazione dei veicoli privati nel territorio del Comune di Rimini, che si applicheranno in due fasi, da ottobre fino alla fine del 2022 e dal 1° gennaio 2023. Fino a dicembre 2022 le limitazioni riguardano, come negli anni precedenti, i veicoli più inquinanti (benzina Euro 0, Euro 1 ed Euro 2; metano-benzina e GPL-benzina Euro 0 ed Euro 1; diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3; ciclomotori e motocicli Euro 0 ed Euro 1) che saranno fermi dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche, dalle ore 8.30 alle ore 18.30. Durante le ‘domeniche ecologiche’ le limitazioni alla circolazione vengono estese anche ai veicoli diesel Euro 4 e comprendono tutte le domeniche a partire dal 2 ottobre fino alla fine dell’anno, a esclusione della giornata di Natale, ma comprendendo anche le festività del 14 ottobre, 1° novembre, 8 dicembre e 26 dicembre.

Santarcangelo si allinea

Anche il Comune di Santarcangelo ha deciso di seguire la scelta operata da Rimini. Nonostante, infatti, vengano confermate le limitazioni temporanee alla circolazione dei veicoli, nella nuova ordinanza viene superato il divieto di utilizzare impianti di riscaldamento a biomassa legnosa sotto la certificazione a 3 stelle. “Per omogeneità con il provvedimento adottato dal Comune di Rimini e condividendone le ragioni di fondo, – sottolinea Alice Parma, sindaco di Santarcangelo – abbiamo sospeso il divieto di utilizzare stufe e camini per il riscaldamento di casa. Una decisione che non rappresenta in alcun modo un passo indietro rispetto all’impegno, condiviso con la Regione, per migliorare la qualità dell’aria, ma che tiene in debita considerazione la situazione socio-economica attuale”. In ogni caso, in entrambi i Comuni, qualora i bollettini di Arpae sulla qualità dell’aria disponessero l’attivazione di misure emergenziali, scatterebbero ulteriori divieti previsti dall’ordinanza per quanto riguarda viabilità e il riscaldamento.