THE BRUTALIST DI BRADY CORBET PER ADULTI – AL CINEMA
Straniero in terra straniera. L’architetto (figura immaginaria) Lászlo Tóth, al centro della fluviale narrazione del film di Brady Corbet (sono 200 minuti più 15 di intervallo creato appositamente dal regista che lo ha anche scritto assieme alla moglie Mona Fastvold, ma non vi spaventate, il film si segue con molto interesse grazie anche ad una regia anche molto “esibita”, capace di intrigare in ogni momento) arriva in America, “la terra delle opportunità”, con il suo talento architettonico già esibito nel paese natale, l’Ungheria, salvo scoprire che il sogno americano ha un drammatico rovescio della medaglia.
Sponsorizzato da un miliardario, l’architetto si prodiga nella realizzazione di un centro culturale, sostenuto da una visione molto precisa della sua creazione, portata avanti con fatica tra i pregiudizi nei confronti degli immigrati e la brutalità del capitalismo americano. Film certo complesso, eppure da vedere anche per riflettere sul passato che affonda inevitabilmente le sue radici nel presente, creando dinamiche sociali pesantemente discriminanti. Si ergono mura di pietra e marmo, ma si innalzano anche mura tra gli uomini, già segnati da un profondo dolore nel loro paese di provenienza. Adrien Brody è il magnifico interprete del film, affiancato da Felicity Jones (la moglie Erzsébet) e Guy Pearce (il ricco Van Buren) girato in 70 mm per inondare lo schermo di immagini, con tanto di ouverture come nel grande cinema classico di una volta, con ben dieci nomination agli Oscar.