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La complessità di essere genitore

IN VIAGGIO CON MIO FIGLIO DI TONY GOLDWYN PER RAGAZZI (DAI 13 ANNI) E ADULTI

Il pensiero corre immediato a Rain Man, film che aprì la strada ad una lettura cinematografica con ampio riscontro da parte del pubblico della problematica dell’autismo, ma questo film di Tony Goldwyn (attore, qui compare nel ruolo di Barry ma è celebre soprattutto per aver interpretato il perfido Bruner in Ghost, e regista al suo quinto film) gode di una sua piacevole leggerezza, tra battute mordenti in stile stand-up comedy (specialità americana oggi popolare anche da noi, un commediante, un microfono e una lingua tagliente come poche) e la sincera bravura del giovane William Fitzgerald (affetto da autismo) nei panni di Ezra ( Ezra è anche il titolo originale del film), il figlio autistico “rapito” dal padre Max (Bobby Cannavale) per un viaggio verso Los Angeles dove l’uomo, commediante di un certo successo, è atteso per un importante provino alla corte di Jimmy Kimmel, uno dei più noti volti della tv statunitense, nella speranza di sottrarre il bambino al destino di una scuola “speciale”.

Max è una testa calda e pure fuorilegge, visto che su di lui pende un ordine restrittivo, ma questo non gli impedisce di mettersi on the road con il pargolo per il suo bene, nonostante sia ricercato dall’ FBI e anche da suo padre (Robert De Niro) e dalla sua ex moglie (Rose Byrne).

Completano il valido cast di questa gradevole commedia in agrodolce Whoopi Goldberg e Vera Farmiga, per un itinerario di viaggio in tipico stile USA, fonte di profonde relazioni e utili lezioni di vita. Per tutti, nessuno escluso.