Il Rimini tra l’Arezzo e la sentenza del Tar

Dal campo arrivano una sconfitta immeritata (1-0), martedì con il Guidonia ma, soprattutto, una splendida vittoria a Pineto (1-2). A dimostrazione che questo è un gruppo straordinario allenato da un tecnico che sta dimostrando tutta la sua bravura. E ora la classifica dice che allo 0 mancano solo 4 punti.

Ma il Rimini ha un’altra partita fondamentale che si gioca, questa volta, fuori dal campo. Perché a quanto pare la Building Company Italia di pagare la famosa fideiussione non ne ha nessunissima voglia. Neppure ora che è qualche spicciolo. Morale, i biancorossi non possono rinforzarsi, se non con contratti di volontariato. Come nel caso degli ultimi arrivi: i 2006 Pedro Henrique de Campos Lopes, centrocampista brasiliano, e Michele Madonna, attaccante. Ma, con tutto il rispetto, così non si va lontano.

A questa squadra servono rinforzi a centrocampo e, soprattutto, in attacco dove si fa una gran fatica a metterla dentro. Non a caso gli unici cinque gol realizzati dal Rimini sono stati segnati da tre difensori come Lepri, Bellodi e Longobardi (2) e da un centrocampista, Piccoli. Ma non è solo la prima squadra a vivere di incertezze anche il settore giovanile è in attesa di conoscere il nome del nuovo allenatore della Primavera. Occorre trovarne uno con patentino Uefa A prima di sabato altrimenti arriverà una penalizzazione e poi l’esclusione.

L’allenatore ci sarebbe anche, Emmanuel Cascione, ma non può essere regolarizzato sempre per il famoso plafond sforato. L’altro appuntamento fondamentale fuori dal campo sarà mercoledì 8 ottobre quando il Tar dovrà pronunciarsi sul divieto di utilizzo dello stadio dato dal Comune alla Building Company Italia. Logico che se il Tar dovesse dare ragione all’Amministrazione, per il Rimini si avvicinerebbe il baratro. Intanto, venerdì 3 ottobre, alle ore 20.30, De Vitis (nella foto, espulso a fine gara con il Guidonia), e compagni ospiteranno l’Arezzo in una gara che si presenta tutta in salita.