Home Cinecittà Il multiverso che ha sbancato agli Oscar

Il multiverso che ha sbancato agli Oscar

Sette Oscar, con le categorie principali (miglior film, regia, sceneggiatura originale, montaggio e ben tre premi alle interpretazioni, compresa quella del redivivo Ke Huy Quan, snobbato da Hollywood, dopo un passato di successo da bambino trascorso tra il secondo Indiana Jones ed i Goonies, senza dimenticare le interpreti femminili Michelle Yeoh e Jamie Lee Curtis) in bell’evidenza per quello che è sicuramente il più folle dei film premiati con la prestigiosa statuetta. Non staremo a riassumere la trama, rovineremmo il piacere della visione a chi vuole mettersi in gioco con questi travolgenti 140 minuti di multiuniverso (dimensione che va tanto di moda oggigiorno), anzi “alphaverso” dove le mutazioni dei personaggi non si contano (e le sorprese nelle “modifiche” non mancano, una più spassosa dell’altra) ed un innocua proprietaria di una lavanderia a gettoni diventa una sorta di supereroina dalle molteplici identità a seconda di quale universo parallelo si trovi. Dirigono i Daniels, coppia di registi che condividono lo stesso nome, Daniel, ma nessun grado di parentela (uno di cognome fa Kwan e l’altro Scheinert), coppia artistica che nel 2016 aveva già attirato attenzioni con Swiss Army Man nel quale Daniel Radcliffe interpretava il ruolo di un… cadavere.

Se vi piace il genere, se amate essere spiazzati da ogni singolo fotogramma di film, se non vi spaventa l’idea di un cinema creativo e ludico al massimo, questo è il film che fa per voi.

EVERYTHING, EVERYWHERE, ALL AT ONCE DI THE DANIELS PER GIOVANI (DAI 14 ANNI) E ADULTI – AL CINEMA