Home Cinecittà Il film che porta in tavola il gusto delle cose

Il film che porta in tavola il gusto delle cose

IL GUSTO DELLE COSE
DI TRAN ANH HÙNG PER GIOVANI (DAI 16 ANNI) E ADULTI

C’era un tempo in cui il cibo era un rituale che oltrepassava i confini del semplice pasto. Gastronomi e buongustai si incontravano seduti a tavole imbandite dove ogni piatto era un’esperienza. Esattamente quello che accade nel nuovo film del regista vietnamita Tran Anh Hùng, scomparso da tempo dai radar del grande pubblico (si era guadagnato un bel po’ di attenzioni con l’esordio Il profumo della papaya verde di ben trent’anni fa ma di altre cose sue restano poche tracce).

Un film dove l’attenzione si focalizza sulla sopraffina cuoca Eugénie (Juliette Binoche), salvo poi scoprire che il vero protagonista del film è il gourmet Dodin Bouffant (come del resto recita il titolo originale del film La Vie et la Passion de Dodin-Bouffant, gourmet, ricavato dal libro di Marcel Rouff) interpretato nel film da Benoît Magimel. A lui spetta il compito di orchestrare i menù pensati per gli amici dal palato fine o per sfidare altolocati personaggi della società dell’epoca (siamo nel 1885) e impegnare in lunghe maratone culinarie l’amata cuoca a suo servizio, della quale è innamorato da anni. Una lunga sinfonia di manicaretti tra i quali si insinuano le dinamiche del cuore ma anche gli imprevedibili bocconi amari, ai quali ci si può sottrarre trovando nuovi stimoli e sfide.

Dai tempi de Il pranzo di Babette non si vedeva una simile ed elaborata sfilata di pietanze, in un film che celebra cibo e passioni, in modo elegante e intimista. Astenersi frequentatori di fast-food e consumatori di cibi precotti e/o surgelati.