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Il cuore di pietra contro il cuore robotico

THE CREATOR DI GARETH EDWARDS PER GIOVANI E ADULTI AL CINEMA

A.I. (leggi intelligenza artificiale): tutti ne parlano, c’è chi la prova, c’è chi la schiva, chi si preoccupa.

Il cinema (e la fantascienza) si occupa da tempo, da molto tempo (vogliamo scomodare Metropolis?), di tale problematica e il nuovo film di Gareth Edwards, già regista di Godzilla e Star Wars: Rogue One (ma anche di Monsters, film del 2010 da recuperare) si colloca nel lungo elenco di produzioni dedicate alle creazioni tecnologiche. Qui c’è un mondo devastato dalla guerra tra uomini e robot, dove i secondi vivono da reietti e rappresentano il nemico da distruggere per la salvezza dell’umanità.

Ma un ex agente delle forze speciali (è John David Washington, figlio di Denzel, visto in film come Tenet e Amsterdam, e nel cast ci sono anche la perfida Allison Janney, spietato colonnello delle forze speciali, Ken Watanabe e Gemma Chan) si rende conto che in realtà il vero pericolo è rappresentato dagli esseri viventi, soprattutto quando si trova davanti ad una bambina artificiale, considerata arma letale e definitiva, in realtà più umana degli umani.

Film spettacolare di buon livello, dove la guerra contro i robot assume i connotati del conflitto in Vietnam, con tanto di sterminio di inermi famiglie massacrate da umani animati da paure e paranoia verso tutto ciò che è artificiale, incapaci di vedere il lato umano in queste creature meccaniche. Il cuore di pietra dell’uomo contro il cuore robotico: vince il secondo per empatia e desiderio pacifista.