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Gloria, un esordio sorprendente

GLORIA!
DI MARGHERITA VICARIO PER GIOVANI (DAI 13 ANNI) E ADULTI – AL CINEMA

La rivoluzione sul pentagramma. La musica è l’unica arma con la quale le ragazze protagoniste di Gloria!, film scritto (assieme ad Anita Rivaroli) e diretto da Margherita Vicario (l’esordio alla regia più curioso di questi tempi affollati di debutti di attori e attrici dietro alla macchina da presa, visto che l’autrice in questo caso è ben più nota come cantante) cercano di affermare la loro identità di donne e artiste, in un mondo ed un tempo (siamo agli inizi dell’800) dove chi porta la gonna deve sottostare a tutta una serie di regole meschine. Ambientato in un orfanotrofio femminile diretto dal viscido Perlina, compositore dalla vena inaridita e forse mai in grado di portare a termine la stesura di un concerto (lo interpreta vivacemente Paolo Rossi e a proposito di cast, oltre alle presenze di Natalino Balasso ed Elio, si sottolinea la buona prova delle ragazze, tra le quali Galatéa Bellugi, Carlotta Gamba e Veronica Lucchesi), il film della Vicario (classe 1988) è una buona storia corale dove le componenti dell’orchestra dell’istituto attendono il loro momento di riscatto e di libertà durante la visita pontificia, per farsi beffe dei potenti contro angherie, soprusi e violenze.

Vivace, piacevole, con qualche passaggio un po’ ingenuo, inevitabile all’opera prima, Gloria! delinea, tra Vivaldi e musica di stampo più pop (astenersi musicologi integralisti…), la determinazione di chi non è più disposto a tacere e vuol far ascoltare la propria voce.

Magari attraverso il suono del violino.