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Elio, narrazione senza confini

SPACE FANATIC – Elio (voice of Yonas Kibreab) is a space fanatic with an active imagination who finds himself on a cosmic misadventure where he must form new bonds with eccentric alien lifeforms, navigate a crisis of intergalactic proportions and somehow discover who he is truly meant to be. Directed by Madeline Sharafian, Domee Shi and Adrian Molina, and produced by Mary Alice Drumm, Disney and Pixar’s “Elio” releases in theaters June 20, 2025. © 2025 Disney/Pixar. All Rights Reserved.

ELIO DI MADELINE SHARAFIAN E DOMEE SHI PER TUTTI – AL CINEMA

Non siamo soli. Lo sosteneva l’astrofi sico e scrittore Carl Sagan (la cui voce si ascolta alla fine di questo nuovo film Pixar, se lo incrociate in versione originale) nel romanzo Contact e ne è convinto Elio, bambino orfano di entrambi i genitori che vive con la zia Olga, maggiore incaricato di sorvegliare i detriti spaziali e per nulla convinta della presenza di altre forme di vita nel cosmo.

Elio invece vuole a tutti i costi contattare entità extraterrestri, visto che sulla terra non ci sta per niente bene, ed è felicissimo quando viene prelevato da un raggio alieno e condotto nel Comuniverso dove incontra entità intelligenti e fa amicizia con Glordon, figlio di Grigon. Glordon è l’esatto contrario di suo padre, votato alla conquista dello spazio e preferirebbe godersi la sua spensierata adolescenza, magari con il nuovo amico terrestre.

Firmato Pixar a quattro mani dal regista di Red e dall’autrice del corto La tana (in realtà di mani ce ne sarebbero altre due, quelle di Adrian Molina, uno dei responsabili di Coco, ma i cambi d’opera in corso hanno di fatto portato alla firma di Sharafian e Shi), Elio, con occhio bendato per una rissa coi bulli ma con capacità di sguardo ben oltre quella di coetanei ed adulti, è un’avventura spaziale dove spiccano con forte evidenza tematiche come la solitudine, l’importanza degli affetti familiari e l’esigenza di vivere in pace tra popoli diversi, tema quest’ultimo ovviamente semplificato a misura di bambino, il tutto in grado di sollecitare qualche lacrimuccia anche nello spettatore più “stagionato”.