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Dragon Trainer, una lezione di cinema

“Realismo” a tutti i costi. Se Disney gongola per il successo della versione live action di Lilo & Stitch, l’eterna rivale Dreamworks non vuole essere da meno ed ecco pronta la versione con attori in carne ed ossa e draghi digitali di Dragon Trainer, uno dei più popolari franchise della casa di Shrek, la trilogia animata tratta dai romanzi di Cressida Cowell.

Qui si riprende, senza modificare quasi nulla (persino il regista è lo stesso), il primo episodio con Hiccup (Mason Thames), figlio del capo vichingo Stoick (e chi se non Gerard Butler poteva interpretarlo, visto che aveva dato voce al personaggio nel cartone animato?) che non è proprio un temibile cacciatore di draghi però ha inventiva da vendere, creando un’inattesa sintonia con Sdentato, una “furia buia”, il drago più temuto, assieme al quale dimostrerà alla tribù che con i feroci “sputafuoco” si può convivere pacificamente.

Si va dunque sul sicuro e si rischia poco, certo il personaggio di Astrid (Nico Parker) è più intraprendente che nel cartoon ma le varianti sono minime (nel cast c’è anche Nick Frost) perché chi già conosce non vuole troppe differenze da seguire.

Chi invece si accosta per la prima volta sarà coinvolto dall’empatia tra il giovane vichingo e la fiera bestia, voli compresi a cavallo della fantastica creatura (se potete provate la versione 3D), in un viaggio nel superare la paura di un “nemico” creato dai pregiudizi.