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Almodòvar al confine tra vita e morte

LA STANZA ACCANTO DI PEDRO ALMODÓVAR PER ADULTI – AL CINEMA

Per il suo primo lungometraggio in lingua inglese il regista spagnolo affronta, con austerità, in uno stile volutamente stilizzato e minimale, eppure di grandissima efficacia, il dolente tema della morte, attraverso l’esperienza di due amiche, la scrittrice Ingrid (Julianne Moore) e l’ex fotoreporter di guerra Martha (Tilda Swinton). Martha, malata terminale, chiede all’amica di esserle accanto (ma solo nella “stanza vicina”) per la sua dipartita, organizzata in una casa isolata dove solo Martha deciderà il momento in cui scrivere la parola “fine” sul suo personale diario di vita. Martha è una donna che ha già affrontato la morte in più occasioni, dato il suo lavoro, questa volta e arrivato il suo momento e per calare il sipario ritrova l’amica di lunga data.

Ingrid e Martha sono state grandi amiche, hanno amato lo stesso uomo (John Turturro), hanno perso i contatti ed ora si ritrovano in questo doloroso frangente.

Tema complesso, difficile, foriero di dibattiti e discussioni, eppure Almodóvar tratta la materia con grande sensibilità e dignità, arricchendola di citazioni letterarie, in primis il racconto “I morti” di James Joyce (dalla raccolta Gente di Dublino), cinematografiche (e qui c’è da sbizzarrirsi) pittoriche e architettoniche (occhio all’uso degli spazi, dei volumi degli ambienti e dei colori) in un intimo melodramma al femminile.

Due attrici strepitose, regia di gran classe e Leone d’Oro a Venezia ben meritato da un film che non va affrontato certo a cuor leggero.