Poteva e doveva essere la domenica del riscatto. Perché si giocava contro una diretta concorrente, perché sulla panchina c’era un nuovo allenatore e perché in settimana i giocatori erano stati messi sul banco degli imputati e tutti si aspettavano una reazione di orgoglio. Invece, nulla. Zero assoluto. E attaccarsi alla sfortuna conta fino a un certo punto, perché se è vero che i legni non stanno dando una mano, è altrettanto vero che certi errori sotto porta non si possono più tollerare. Ma c’è di peggio, il pareggio con il Fano ha aperto ufficialmente la crisi tra i tifosi e tutto l’entourage biancorosso (vedi boxino). Mario Petrone aveva chiesto di stare vicino a Ferrani (nella foto) e compagni per questo finale, ma sinceramente si possono capire anche i tifosi stanchi di vedere uno spettacolo così penoso. E adesso la classifica inizia a farsi preoccupante. Al momento di andare in stampa, Fano e Fermana devono ancora recuperare la partita rinviata un paio di settimane fa. Se gli amaranto dovessero aver vinto, il Rimini si ritroverebbe addirittura nella posizione di essere retrocesso direttamente a causa della classifica avulsa. Eppure la salvezza diretta è a un solo punto. Giana Erminio e Renate, infatti, sono a 34 mentre Verona e Albinoleffe a 36. Come dire, ancora tutto è possibile, ma i biancorossi devono assolutamente invertire la rotta lontano da casa. A partire da domenica prossima quando saranno di scena proprio sul campo dell’Albinoleffe. Gli orobici, agli «Azzurri d’Italia», hanno un ruolino di 4 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte. Vincere vorrebbe dire davvero ribaltare una situazione pesantissima. Intanto la società ha tesserato il centrocampista Luigi Palumbo.