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Accogliere per una nuova vita

Roccella Jonica, foto Francesco Zizola

Dopo aver presentato i lavori alla Collegiata di Santarcangelo, dopo aver illustrato i progetti della Caritas diocesana legati al Giro Nonni, allEmporio Solidale, alla Locanda 3 Angeli, al Fondo per il Lavoro, allambulatorio Nessuno escluso e al progetto Area Carcere, tutti realizzati con il contributo fondamentale dell8xmille, presentiamo altri servizi nati con lobiettivo di aiutare le persone che si trovano in difficoltà.

Roccella Jonica, foto Francesco Zizola

PROGETTO MIGRANTI

“Caritas Rimini ha da sempre dedicato unattenzione particolare al tema delle migrazioni nelle sue varie articolazioni, realizzando progetti specifici e promuovendo lattivazione delle comunità nel supportare il percorso di inclusione sociale dei cittadini stranieri. – spiega il direttore, Mario Galasso – Attraverso il progetto Corridoi Umanitari promosso da Caritas italiana, anche la Diocesi di Rimini attraverso la sua Caritas si è attivata per accogliere e costruire un percorso di integrazione, consentendo ad alcune persone in fuga dal proprio Paese di origine di arrivare in Italia attraverso vie di ingresso legali e sicure. Mediante la Cooperativa Madonna della Carità gestiamo 10 strutture sul territorio e nel corso del 2021 sono state accolte più di 120 persone, tra uomini (in netta maggioranza), donne e bambini. Attraverso spazi di ascolto e accoglienza materiale garantiamo: interventi di orientamento e accompagnamento sul piano giuridico, burocratico e di accesso ai servizi sociali e sanitari; informazioni sulle norme che disciplinano limmigrazione sul territorio italiano; percorsi di sostegno e tutela rivolti a famiglie straniere con figli minori, in collaborazione con i servizi sociali territoriali; supporto nella formazione scolastica e professionale finalizzata allinserimento lavorativo; coinvolgimento in attività all ins co culturali e ludiche per conoscere il territorio e attività di contrasto a forme di discriminazione”.

Tra le tante persone

S Cen aiutate cè anche Yacine. Scappato dalla Repubblica Centroafricana è arrivato a Rimini dove è stato accolto dalla Caritas che lo ha aiutato a trovare un lavoro. E non solo.

“Sono scappato dal mio Paese nel 2019 quando avevo appena 20 anni, a causa della guerra. Sono arrivato in Niger e sono stato accolto in un campo per rifugiati. Eravamo in tanti, più di 500, di cui pochissimi dal mio Paese. Sono scappato da solo, i miei genitori non ci sono più. È lì che ho conosciuto lapossibilità dei Corridoi Umanitari. Ho fatto dei colloqui con Caritas Italiana, e sono arrivato a Rimini a fine giugno 2021″. Yacine si è messo subito a studiare, ha imparato litaliano e ha trovato un lavoro come aiuto cuoco in un ristorante.

LAZZARO!

Altro progetto realizzato anche con laiuto dell’8×1000 è Lazzaro!

“Lazzaro! è la nostra boutique. – continua Galasso – Si occupa di recuperare e selezionare abiti rli usati per poi rivenderli e sostenere col ricavato vari progetti di assistenza sociale. Oltre allo scopo benefico, lobiettivo è cercare di valorizzare al massimo lo scarto, riconsegnando a questi abiti il valore che si meritano e facendo diventare lo spazio della boutique un vero e proprio centro di interesse per tutti gli appassionati di moda e di cultura pop del passato”.

Lavorare da Lazzaro! significa imparare a riconoscere il valore storico e la fattura dei capi, degli accessori e degli oggetti che vengono donati ogni giorno da tante persone generose alla Caritas. Ed è anche riconoscere limpatto che una semplice donazione può avere sulla vita di chi è meno fortunato.

“È stato emozionante vedere come in poco tempo si siano creati interesse e partecipazione attorno a questa boutique. Oggi possiamo fare affidamento su tanti nuovi volontari, che ci aiutano ogni settimana a svolgere tutti i lavori necessari per rendere i il negozio un luogo sem sempre vivo e ricco di novità. – sottolineano Paolo Bianchini e Giacomo Ramberti, i due responsabili del progetto – Siamo contenti di poter dire che ci sono anche tanti clienti affezionati e che in questi mesi siamo riusciti a finanziare diversi pasti e posti letto”.