SERIE C. Venerdì il derby con il Forlì: il problema è… dove si giocherà?
Diciamolo subito, così da evitare fraintendimenti. Chi riceverà ilPonte nella sua versione on-line e chi, invece, nella sua versione cartacea, saprà già se il derby tra Rimini e Forlì, in previsione venerdì alle 20.30, si giocherà al Romeo Neri a porte aperte, se si giocherà a porte chiuse o, addirittura, se non si giocherà per nulla o in un altro stadio. Già, perché la sospensiva che il Tar ha concesso alla società biancorossa era relativa solo e solamente alla sfida con la Ternana perché la partita non era stata definita a “rischio” cosa, al contrario, di quella con il Forlì. È vero che il Comune in settimana ha fatto allenare la squadra come sempre all’interno dello stadio, ma da quanto si è potuto capire dai corridoi di Palazzo Garampi, per il campionato vale la linea dura. A meno che la Building Company Italia non adempia a tutte le insolvenze. Building Company Italia
che, nel frattempo, ha pagato oltre un milione e mezzo di euro per i contributi Irpef e per il fondo di fine carriera di maggio e giugno. Che era una delle condizioni imposte da Stefano Giammarioli per diventare il nuovo direttore generale. Le altre erano fare piazza pulita di tutte le figure all’interno della società (Nember e Marra Cutrupi sono stati cacciati) e il pagamento della fideiussione per la quale il 61enne dirigente eugubino ha avuto ampie rassicurazioni.
Nel frattempo, la società, ha fatto ricorso in merito agli 11 punti di penalizzazione. Sul campo, invece, il Rimini continua a perdere. L’ultimo ko è arrivato contro il Pontedera (2-1) ma anche in questo caso la squadra non ha demeritato. Nel frattempo, i biancorossi, hanno finalmente tesserato Gabriele Ferrarini, terzino destro, classe 2000 con esperienze anche
in serie B. Sul fronte campionato, dopo il derby con il Forlì, martedì ci sarà la trasferta in casa del Guidonia.

