Tre figure di santità femminile sono state oggetto di discussione e riflessione durante l’incontro avvenuto venerdì 20 maggio all’interno della sala del Tesoro della Cattedrale. Ad introdurre la riunione è stato l’architetto Johnny Farabegoli, che ha sottolineato l’importanza di valorizzare i beni culturali ecclesiastici, appartenenti alla Diocesi di Rimini. Per fare ciò la Conferenza Episcopale Italiana sta portando avanti questa iniziativa da ben due anni assieme agli istituti MAB (Museo Archivio Biblioteca) dei territori, che contribuiscono a mettere in risalto questi contenuti. “Non è solo un incontro estetico, artistico e culturale – afferma Farabegoli – ma è un incontro per farci innamorare della figura di queste tre donne, tre sante e della loro vita”. Subito dopo ha preso la parola don Gabriele Gozzi, vicedirettore I.S.S.R. “A. Marvelli”, che partendo da un quadro generale sulle figure femminili all’interno della Chiesa, ha poi delineato la figura di Santa Chiara, che afferma il proprio ruolo in una Rimini medievale divisa dalle guerre corrosive tra guelfi e ghibellini. Poi ha approfondito la figura di Santa Colomba, vergine e martire della chiesa paleocristiana, vissuta in un periodo segnato dalle persecuzioni. Santa Innocenza invece è stata presentata da don Gioacchino Vaccarini, che ha introdotto la sua biografia con un video multimediale. Sono intervenuti anche don Maurizio Fabbri e Marina Valmaggi. Le riflessioni emerse hanno portato ad una rivalutazione della santità femminile, essa simboleggia infatti una ricerca di legame e condivisione all’interno della società.
Barbara Leskoviku, Giulia Palmieri e Alice Radavelli