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Piani da 54 milioni di euro

Cinque aree di riferimento: anziani, famiglie, fragilità e povertà, minori e multiutenza. Un distretto coinvolto, quello di Rimini Nord (Valmarecchia e Bellaria). 177 progetti approvati. 54 milioni di euro a disposizione. Palazzo Garampi ha detto sì ai Piani di zona che coinvolgono 224.277 abitanti. Partiamo dall’area anziani. Un primo dato da rilevare è che solo a Rimini gli over 75 sono passati da 15.645 unità del 2010 a 18.461 del 2018. 13.6 i milioni destinati a più di 2.600 cittadini. I principali ambiti di intervento: strutture residenziali (8 milioni), assistenza domiciliare (2), assegni di cura (1), domiciliarità (1).

Sempre a Rimini gli anziani che vivono soli sono 9.871. Di questi, quasi la metà è composta da ultraottantenni, 4.534. A livello assoluto, il numero maggiore di anziani soli è residente nella circoscrizione 5 mentre, a livello percentuale, è storicamente il quartiere 1 ad avere percentualmente il carico maggiore rispetto ai residenti, l’8.54%. Un terzo degli anziani che vivono autonomamente sono seguiti ogni giorno dai servizi sociali. Altra area primaria è quella della disabilità. Rimini stanzia 9.8 milioni (nel 2014 erano 9.3) per interventi in strutture residenziali, terapia occupazionale, trasporti, assistenza domiciliare, assegni di cura, tirocini formativi. A questi vanno aggiunti 3.6 milioni di euro dedicati a handicap e sostegno scolastico: assistiti 550 ragazzi.

Sono molto orgogliosa del risultato che abbiamo raggiunto – sottolinea il vicesindaco di Rimini e presidente del Distretto Gloria Lisiperché al centro abbiamo messo il cittadino e non il colore politico. Abbiamo lavorato fianco a fianco, senza riscontrare alcun tipo di problema, questo nonostante fossimo amministrazioni guidate da maggioranze diverse. L’obiettivo da quando ci siamo seduti intorno al tavolo è sempre stato solo uno: le persone, i più deboli. Piuttosto mi preoccupa un’altra cosa. Non vorrei che i tagli previsti a livello nazionale per finanziare la legge di bilancio, rendano impossibile a livello locale la sostenibilità di questi servizi per tutti, senza alcuna distinzione”.