Home Cultura Fellini è qualcosa di più di un sogno?

Fellini è qualcosa di più di un sogno?

La rincorsa è partita. Comune di Rimini e Cineteca hanno dato il via ad un programma denso di eventi che hanno lo scopo di ricordare e celebrare Federico Fellini, in occasione del 25esimo anniversario della sua morte. Un calendario che però, con i suoi tanti appuntamenti, vuole rappresentare solo l’inizio di un percorso la cui meta è fissata al 2020, centenario della nascita del regista, che Rimini si auspica di festeggiare con un evento importante: l’inaugurazione del Museo Fellini. “Verso il 2020”, infatti, è il titolo della rassegna.

Ma a che punto sono i lavori di progettazione e realizzazione del museo? Proprio in questi giorni il raggruppamento di imprese capeggiato dalla casa di produzione cinematografica “Lumiere” di Lionello Cerri si è aggiudicato, in via provvisoria, il bando per la progettazione architettonica e multimediale del Museo. L’aggiudicazione definitiva è prevista nelle prossime settimane, dopo la fase di verifica dei requisiti prevista dalla legge.

Dopodiché – illustra la situazione Marco Leonetti, direttore della Cineteca di Rimini – comincerà una fase di progettazione congiunta tra il raggruppamento vincitore della gara e l’Amministrazione comunale per la precisazione del progetto, il tutto anche grazie alla collaborazione di un comitato tecnico-scientifico, composto da sei esperti i cui nomi saranno resi noti prossimamente e costituito dalla Giunta poche settimane fa, e di un advisor. L’obiettivo è quello di avere l’elaborato esecutivo di un progetto definitivo del Museo entro la fine di febbraio 2019”. Poi, a seguire, si prevede la pubblicazione del bando per l’appalto dei lavori e l’apertura ufficiale del Museo nell’estate 2020.

Un percorso di avvicinamento che procede: in questi giorni, infatti, la Giunta ha approvato il terzo stralcio dei lavori di riqualificazione di Castel Sismondo, che rappresenterà proprio l’asse principale del Museo Fellini, assieme a CircAmarcord, Piazza d’Arti e Fulgor e Casa del Cinema. “Un intervento – le parole del sindaco Andrea Gnassicon il quale l’Amministrazione vuole riportare in luce le mura ovest del Castello esterne alla Corte del Soccorso per valorizzare l’antico fossato”.

L’area, che attualmente è un parcheggio, sarà interessata da uno scavo di 3 metri e mezzo e sarà realizzato un percorso ciclopedonale perimetrale, dotato di isole di sosta e pannelli storici divulgativi. Inoltre, il prato calpestabile avrà un leggero declivio fino alle mura storiche, presso alle quali saranno posti dei corpi illuminanti a terra per produrre lo stesso effetto presente sull’altro lato del Castello, di fronte al Galli.

Con questi lavori realizziamo il nostro Guggenheim. – ha concluso Gnassi – Anzi, senza voler sembrare esagerato, un quadrante urbano persino migliore di quello di Bilbao. Per quanto riguarda i parcheggi, entro l’anno concluderemo l’accordo per un fast park allo Scarpetti per ulteriori 248 posti, poi ci saranno i 300 posti dell’area Fox”.

Il programma della Cineteca

La Cineteca comunale intanto propone la prima parte della rassegna “I film che ho scritto”: 15 pellicole che raccontano il lato di scrittore e sceneggiatore del Maestro riminese, dagli esordi, non accreditati, nei film con Macario, fino alla storica collaborazione con Aldo Fabrizi.

Si parla di film come Avanti c’è posto, Campo de’ fiori e L’ultima carrozzella, tutti proiettati nell’originale formato in 35 millimetri, che racconteranno il Fellini scrittore fino al 1950, appena prima del suo esordio alla regia. Spazio, poi, anche al Fellini-sceneggiatore più maturo, raccontato nel suo rapporto con altri grandi maestri del cinema italiano: tra i tanti, Roberto Rossellini (Roma città aperta, Paisà), Alberto Lattuda, Pietro Germi (Il delitto di Giovanni Episcopo, Senza pietà, In nome della legge).

Tra gli obiettivi del 2020 anche la nuova pubblicazione del Libro dei Sogni, attraverso la diffusione di un avviso pubblico.