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Uno Stivale pieno di Granchietti

Storie di riminesi in giro per l’Italia. Storie di ragazzi mai dimenticati e protagonisti, ogni domenica, di un pezzo di storia della nostra città. Sono tantissimi gli ex Granchietti che volteggiano nello Stivale, a ogni latitudine. La carrellata non può che partire dalla succursale ufficiale del Bagno 86 di Rivazzurra, quello dove una ventina di anni fa Carlton Myers dispensava divertimento per tutti.
Si chiama Palestrina, la nuova terra promessa di Sandro Angeli, Andrea Vitale e Mauro Morri. Amici per la pelle, addirittura cugini il primo e il terzo, si sono ritrovati in estate in questa piazza impazzita per il basket. La TLC, che milita nel campionato A dilettanti (la vecchia B1) girone B, è attualmente nona in classifica, con 5 successi di fronte a 6 ko. Nell’ultimo turno, è arrivata una sconfitta di misura a Osimo (96-92), maturata anche a causa dell’assenza di Angeli, che a 44 anni suonati segna 20 punti tondi a partita (36’ in campo): con Sandrino out per infortunio, Vitale e Morri si sono presi la squadra sulle spalle. Per “Vito”, 23 punti con 8/18 dal campo, 7 falli subiti e 4 recuperi, mentre Mauro si è fermato a quota 17, con percentuali ghiacciate (2/12 da tre) ma 9/10 ai liberi, 7 rimbalzi e 9 assist per compensare.
C’è un altro riminese doc, nello stesso girone: è Massimo Ruggeri, 36enne airone con un passato da protagonista pure in Azzurro: Max gioca nella Levoni Potenza (sesto posto, 6-5 il record) e segna quasi 16 punti a partita conditi da 7 rimbalzi. Nel match casalingo contro Siena, però, è stata una tragedia: per lui la prima “virgola” dell’anno, con 0/5 al tiro, 5 rimbalzi e 5 assist, cifre che ovviamente non sono bastate per vincere (55-66 il finale).
Dalle stalle della A dilettanti, si salta clamorosamente alle stelle della A “vera”, quella di Carlton Myers e Alex Righetti, i due cestisti riminesi più forti della storia: il Molleggiato, classe 1971, è sempre il capitano della Scavolini Pesaro, sconfitta in casa nel derby contro Montegranaro per 89-93. Per lui un match abbastanza anonimo, 8 punti in 22’ con 2/5 al tiro, 2 rimbalzi, 2 perse e due assist. Anche peggio, se possibile, è andata ad Alex Righetti, che però dall’arrivo di Boniciolli in poi è salito di rendimento alla grande assieme alla sua Virtus Bologna (seconda in classifica). A Caserta l’inopinato stop (78-68), una serataccia nella quale “Rigo” non ha mai inciso: in 21’, 2 punti, 1/5 al tiro, 1 persa e -4 di valutazione. Capita anche ai migliori.

Matteo Peppucci