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Una flotta di musiche a cartoni

Ai loro concerti si divertano di più i genitori dei bambini seduti in prima fila. Sono i musicisti in maschera che formano la Flotta di Vega, “Cartoon Cosplay Band, con astronave madre parcheggiata a Rimini”. I componenti della Band sono degli adulti seri e rispettabili (almeno così pare…) che uniscono la passione per la musica con quella per i cartoni animati e per le serie Tv che hanno amato da giovani. Nella vita “normale” sono padri (e madri) di famiglia che svolgono i mestieri più disparati. Le loro identità, come per tutti i supereroi, sono segrete e neppure l’intervistatrice è riuscita nell’impresa. Si sa solo che sono tutti riminesi doc e che Capitan Harlock si chiama Marco, canta e suona la chitarra; Tigerman è Paolo, canta ed è leader della band; dentro la tuta rossoblu di Spiderman c’è Piersante, tastierista e vocalist; il giustiziere Zorro è il chitarrista William; sotto la chioma bionda di Lady Oscar sorride Helga, brava cantante e moglie di Capitan Harlock; Goku è Stefano, il percussionista; al basso elettrico c’è Carlo, che con un berretto in testa si trasforma in Carletto, il principe dei mostri. Il più giovane ha 24 anni, il più anziano 42.
“Il progetto Flotta di Vega è nato ufficiosamente all’inizio del 200. - racconta l’Uomo Tigre – Un po’ per gioco, direi. Avevo voglia di inneggiare ai mitici cartoon degli anni ’80 e avevo sentito un paio di anni prima dei ragazzi suonare in concerto sulla spiaggia a Riccione. Erano gli Amici di Roland, un gruppo che suonava in chiave Rock/Ska le canzoni dei vari robottoni e le più famose sigle Tv. Anche se le canzoni erano un po’ troppo ’rimasticate’, erano forti! Ora si sono sciolti. Da quel giorno mi è venuto il ’pallino’ del gruppo, ma non avevo tempo e modo di realizzarlo. L’occasione che ci ha fatto incontrare è stato un concerto per beneficenza alla festa della famiglia di Vergiano, dove per la prima volta il sottoscritto, prima di assumere le vesti dell’Uomo Tigre, ha riunito un gruppo di amici. In questi anni sono arrivati nuovi amici, mentre alcuni hanno lasciato per altri impegni”.
Venti concerti in due anni per una band nata per gioco. L’avreste mai immaginato? “Macché. – risponde Tigerman – Non pensavamo neppure di fare dei concerti! Ogni volta è un divertimento per noi quasi più che per il pubblico. Il target è un po’ più adulto rispetto a quanto immagina chi ci scrittura, ma il successo è sempre assicurato. Forse perché suoniamo in maschera (e già l’attenzione dei più giovani viene subito catturata). Poi, mentre suoniamo proiettiamo le videosigle dei cartoni animati per coinvolgere anche i più piccoli. Inutile dire che dall’altra parte i ’grandi’ che arrivano per portare i bambini al concerto (me li immagino i papà e le mamme che dicono «che balle, dobbiamo andare a sentire suonare i pokemon, vabbè facciamolo per nostro figlio»), si vedono arrivare Spiderman & company sul palco che cominciano a suonare la sigla di Ufo Robot, si mettono subito a ballare e cantare come pazzi, ritrovandosi ad essere di nuovo bambini se pure solo per un paio d’ore”.
Altre esperienze? “Fantastico quando abbiamo suonato su Veronica Hit Radio per il Riminicomix: che emozione!”.
“E se vi vergognate a venire da soli – si raccomandano i supereroi – cari adulti, fatevi prestare un nipotino o un cuginetto da accompagnare al concerto!”.

Maria Cristina Muccioli