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Un quarto di secolo… di carta

Aver dato vita, nel 1994, ad un bimestrale con l’obiettivo di divulgare la storia, l’arte e la cultura della Provincia di Rimini fu senz’altro un’idea un po’ azzardata: le riviste nascono e muoiono con facilità, tanto più quelle con l’ambizione di caratterizzarsi culturalmente. Un’idea nata all’interno del Rotary Club Rimini e portata avanti da Manlio Masini, e raccolta strada facendo da ilPonte che da anni ne è diventato pure l’editore. Oggi, a distanza di venticinque anni da quell’incipit, possiamo dire che Ariminum non solo ha vinto la sua scommessa di sopravvivenza, ma è anche entrato nel cuore dei lettori, che lo considerano uno strumento indispensabile per la conoscenza del territorio. Una rivista, Ariminum, che ha dato l’opportunità a tanti giovani studiosi di vedere pubblicati i propri scritti fianco a fianco con quelli dei più quotati intellettuali e storici della città.
Per sottolineare questa significativa presenza nel contesto storico e culturale riminese sabato 19 maggio, alle ore 9,30, nella Sala del Giudizio del Museo della Città “Luigi Tonini” varrà celebrato il venticinquennale di Ariminum. Presenti all’evento, che si concluderà con un aperitivo, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, l’assessore alle Arti riminese Massimo Pulini, il presidente del Rotary Club Gianluigi Riguzzi, lo scrittore Piero Meldini e lo storico direttore della rivista, Manlio Masini.
Ai presenti alla manifestazione verrà donato un CD contenente l’archivio storico della rivista Ariminum: un avvincente quanto utile dispositivo che sarà illustrato da Andrea Montemaggi che ne è l’artefice.
L’incontro riserverà ai partecipanti una sorpresa: un intermezzo musicale rievocativo dei King’s Stars, il complessino della riviera romagnola degli anni Sessanta, un godibile break curato da Oreste Ruggeri, allora pianista del gruppo (iniziò a “pestarvi” i tasti nel 1961) e oggi noto imprenditore nel mondo dell’automobile.
La band si formò nel 1958 cominciando con le cover dei rock americani di quegli anni. Con l’arrivo di Ruggeri, i King’s Stars, che fino ad allora avevano fatto solo sporadiche esibizioni, iniziano ad animare i più importanti locali da ballo della riviera romagnola. Particolarmente rilevante la loro presenza nel 1962 e 1963 al Whisky Juke Box di Rimini, il locale di proprietà di Carlo Alberto Rossi (l’autore de “Le mille bolle blu”, tra le tantisisme altre), che viene considerato la prima “discoteca” riminese. Quasi istituzionale la loro presenza al Paradiso e all’Embassy Club.
Ottenuto un contratto discografico con la Sabrina, casa discografica milanese, debuttano con un 45 giri in cui propongono una cover di Roma nun fa la stupida stasera, poi riscuotono un buon successo con “Alleluja surf”, si avvicinano al beat e nel 1966 incidono un LP, in cui propongono anche “Con le mie lacrime”, cover di “As Tears Go By” dei Rolling Stones. Incideranno per altre etichette, per poi sciogliersi nel nuovo decennio. Fino all’inatteso ritorno per Ariminum.
(c.z.)