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Star in cabina

Gli Hard-fi, valente band britannica, diventarono famosi nel 2005 con il loro album di debutto intitolato «Stars of CCTV», ovvero «Le star della videosorveglianza a circuito chiuso». Con i tanti mezzi di oggi, in fondo, ognuno può essere star di quello che vuole quando vuole e come vuole. Anche durante una votazione al seggio. Lasciando stare le signorine che protestano mezze ignude davanti a leader politici, ci sono stati diversi casi, anche dalle nostre parti, di elettori che sono entrati in cabina col telefonino per farsi un selfie o riprendere la loro scheda compilata. Confondendo il diritto di voto con il diritto di foto e dovrà pensarci il loro avvocato a spiegargli la differenza visto che si sono presi una doverosa denuncia. Ma ci sono anche tanti che ci tengono a farci sapere sui social network di essere andati a votare, come fossero segretari nazionali di partito o intellettuali di riferimento. Sia chiaro, ognuno è libero di far sapere a chi vuole quello che vuole. E oggi siamo tutti un po’ «influencer» (no, il Vivin C non c’entra). Ma scrivere “sono andato a votare e ho votato bene”  mi sembra, a mio modesto parere, un po’ eccessivo. Anche perché come faccio a capire che hai votato bene se non mi alleghi una bella foto della tua scheda compilata?

Il Caffè Scorretto di Maurizio Ceccarini