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Ingredienti? Formazione, servizio, condivisione

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A Spadarolo-Vergiano non si perde tempo. L’esperienza cristiana inizia in tenera età, prosegue in adolescenza e si rafforza in gioventù.
Formazione, servizio e condivisione sono gli ingredienti vincenti della pastorale giovanile. Durante l’anno le attività sono davvero numerose e per tutte le età: il fatto bello e sorprendente è che anche nel periodo estivo c’è grande frequentazione della parrocchia. Abbiamo approfondito questi ed altri argomenti con don Mirko Vandi, la guida dei tanti giovani che vivono a Spadarolo-Vergiano.

Quali fasce educative d’età avete in parrocchia?
“I fanciulli sono iniziati alla fede cristiana fin dai 3 anni. Attraverso la catechesi del Buon Pastore, vengono gettate le basi per la loro formazione. Fino alla V elementare non c’è né ACR né catechismo tradizionale. Abbiamo catechiste e catechisti che seguono un percorso di formazione.
Entra in gioco l’AC negli anni delle medie. I bambini ricevono i due sacramenti, quello della Comunione e quello della Confermazione, rispettivamente la seconda domenica di maggio e la seconda domenica di ottobre in occasione della festa del Crocifisso di Vergiano.
Dopo la Cresima, tenuto conto del fisiologico calo, i ragazzi continuano il loro cammino prima nel gruppo di terza media di ACR e, a seguire, accedono all’ACG come giovanissimi. Infine, per i più radicati, c’è il gruppo giovani universitari e lavoratori.”

Qual è il segreto per avere ottimi educatori?
“Tutto passa attraverso la formazione. Gli educatori di ACR e ACG vivono ad inizio anno quattro serate formative. Ad esempio quest’anno abbiamo avuto il piacere di incontrare Marinella Baldassarri, responsabile della pastorale giovanile della Associazione Papa Giovanni XXIII. Mentre in occasione del 25 aprile o del 1 maggio si organizzano uscite sotto forma di esercizi spirituali.”

Che tipo di esperienze vivono i più grandicelli?
“I giovanissimi ACG svolgono il servizio di aiuto educatori nelle classi del Buon Pastore, dalla prima alla quinta elementare. Un’altra forma di dono di sé è il servizio svolto nella Caritas parrocchiale. Vedere giovani in certi luoghi è sempre motivo di gioia e speranza. Come momento di condivisione e semplice stare insieme c’è la convivenza che solitamente viene fatta ad inizio aprile.
Il gruppo giovani (dai 19 anni in su) è molto attivo. S’incontra ogni due settimane il sabato mattina con la seguente formula: momento di confronto e dibattito e a seguire il pranzo insieme. La cosa bella è che si è venuta a creare un’équipe che prepara la traccia dell’incontro e un’altra che si occupa del pranzo.”

Quali sono gli spazi di cui disponete?
“Dobbiamo ritenerci più che fortunati. Gli ambienti pastorali sono tre. La chiesa di Santa Maria di Spadarolo con la canonica e gli spazi all’aperto, la chiesa di Santa Maria della Neve di Vergiano che anch’essa comprende canonica e spazi a volontà e il circolo parrocchiale situato sulla Marecchiese.”

Durante l’estate tutto si spegne?
“Assolutamente no. Durante il periodo estivo c’è grande fervore in parrocchia grazie a quella che noi abbiamo chiamato estate in circolo. Numerose sono le attività che animano i mesi più caldi. Il gruppo ACG organizza filmiamoci un attimo,  cineforum per tutti i gusti, e una festa irlandese. Ci sono serate culturali ed eventi gastronomici. Ovviamente non mancano mai i tanti campeggi che rendono felici i nostri ragazzi. Da giugno a settembre, come del resto anche durante l’anno catechistico, a Spadarolo-Vergiano si sta davvero allegri.”

Tommaso Mazzuca