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Gruppi parrocchiali – Se la parrocchia è la loro casa

ragazzi-igea-MarinaGruppi parrocchiali – La parrocchia è sinonimo di famiglia e di unione e in parrocchia si sta veramente bene e proprio per questo si registrano numeri importanti. È quanto accade a Igea Marina alla parrocchia Nostra Signora del Sacro Cuore.
Ci ha raccontato di questo entusiasmo e di questa vitalità il parroco don Marco Foschi, colui che sta in mezzo a questi baldi giovani.

Svelaci il vostro segreto…
“I ragazzi sono una risorsa straordinaria, ma bisogna saperli prendere. Nel 2016 è necessario coinvolgerli su tanti piani della vita: è importante creare un gruppo unito e solido, vivere esperienze forti e offrire una catechesi accattivante che li colpisca. La loro presenza costante e numerosa alla Messa è direttamente proporzionale a quanto loro stanno bene insieme in parrocchia. Perché stare in parrocchia non è solamente sinonimo di attività di catechesi, anzi. A caratterizzare la pastorale giovanile c’è tanto oratorio, ci sono le pizzate in compagnia, ci sono le avvincenti partite di calcio.”

Quali i gruppi più attivi e quali le attività?
“L’Azione Cattolica ragazzi è il grande contenitore che da anni promuove tutto. Da quando sono arrivato abbiamo cercato di unire l’ambito di AC e quello parrocchiale e la strada intrapresa sta dando i suoi frutti. Ciò che conta è proprio questo: non lasciare che la vita parrocchiale sia composta da più esperienze distaccate e parallele.
Bambini, ragazzi e giovanissimi sono ampiamente presenti, mentre i giovani fanno più fatica dati i tanti impegni di studio e lavoro. Ad esempio per i più piccoli abbiamo dato vita ad un iniziativa che da due anni ha grande successo. Durante l’estate, qualche serata infrasettimanale viene vissuta in modo originale: si partecipa alla Messa e a seguire si fanno giochi di ogni genere per le strade di Igea, anche coinvolgendo i turisti. I giovanissimi, cioè coloro che vanno dai 15 ai 18 anni, sono una trentina e hanno creato un gruppo molto vivo e propositivo. Svolgono anche il servizio come educatori.”

Quali le prospettive e gli obiettivi?
“Avere fede significa viverla, ogni giorno e insieme ai fratelli. Stiamo sperimentando questo e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci. Lo stile che ci contraddistingue deve mantenersi anche nel periodo estivo: anche quest’anno non voglio perdere di vista i ragazzi. Non basta organizzare i campi, le uscite ecc. Il contatto settimanale è ciò che serve. La parrocchia deve essere la loro casa sempre.”

Tommaso Mazzuca