Home Attualita San Marino si prepara all’invasione “orientale”

San Marino si prepara all’invasione “orientale”

Nuova tappa per il nostro viaggio intorno al mondo. Come sempre a farci compagnia è il nostro Cicerone speciale, Google. E anche questa volta, sono tante le notizie sui media stranieri che parlano di Rimini, della sua provincia o della vicina Repubblica di San Marino. Come il lungo articolo che il periodico cinese Cet ha dedicato proprio all’antica terra della libertà.
“Nonostante le piccole dimensioni, si tratta di uno Stato vero e propria, dotato di una forte personalità e cultura locale, e i cui cittadini sono cortesi, cordiali ed amichevoli”. Attenzione a sottovalutare la Repubblica, continua l’articolo, “considerandola solo un paese per amanti dei francobolli, perché nonostante le dimensioni che devono davvero parere esigue agli occhi di un lettore cinese, abituato a ben altri numeri, sia in termini di estensione del territorio che di abitanti, il paese ospita ogni anno un numero di visitatori che oltrepassa di ben 150 volte i suoi abitanti”. Il Titano, insomma, colpisce il giornalista del periodico del Lontano Oriente per “la ricchezza della vita delle persone, per la piacevolezza del ritmo con cui si affronta il quotidiano e per quella gradevole sensazione di isolamento che, arrivati dall’Italia e dal suo trambusto, ti fa trovare improvvisamente immerso nella tranquillità che qui, da migliaia di anni, non è mai cambiata”. E di nazioni millenarie i nostri amici Cinesi se ne intendono, questo è poco ma sicuro!
Dalla Cina al Giappone, con un unico comun denominatore: ancora San Marino. In particolar modo è il sito web Nichee a dedicare un servizio alla Repubblica. Il giornalista racconta così di come sia arrivato a San Marino in auto, attraversando montagne e colline, fino a tornare indietro in “un vero e proprio paese medievale, con strade lastricate di pietra e le tre fortezze che sembrano uscite direttamente da una tipica fiaba occidentale”.
Insomma, la Rupe si prepara ad essere invasa dagli orientali. Che, se fosse vero, sarebbe una splendida notizia per le casse statali.

Fabio Parri