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Saiano ha di nuovo la sua torre

Ormai ci siamo. Dopo un restauro durato più di un decennio la Torre del Santuario Madonna di Saiano,uno dei luoghi di preghiera più suggestivi e affascinanti di tutta la diocesi di Rimini, sarà pronta a breve per essere di nuovo utilizzata.

Sono infatti in dirittura d’arrivo i lavori di ristrutturazione e riqualificazione, iniziati nell’ormai lontano 2008, della Torre, che assieme al Santuario, la Canonica e i terreni circostanti va a costituire il complesso di Saiano, situato nel territorio di Poggio Torriana e qualificato come “Bene di interesse culturale” dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna (dal 2013).

Appuntamento, dunque, al 15 agosto: la tradizionale festa dell’Assunta a Ferragosto sarà l’occasione per ufficializzare la prossima riapertura della Torre, oltre che per rendere nota la sua storia, le ragioni del suo recupero, le motivazioni e quindi i propositi che hanno portato il Santuario a operarsi per ultimare il restauro. Il tutto alla presenza del Vescovo, che impartirà la propria benedizione, delle autorità dell’amministrazione comunale e dei tecnici che hanno realizzato il progetto di restauro.

I lavori

Il restauro della Torre è iniziato nel 2008 a cura del Comune di Torriana, e grazie alle risorse della Provincia di Rimini, della Fondazione Carim e dello stesso Comune. Lavori fortemente necessari, poiché allora la Torre versava in condizioni fatiscenti. I solai erano gravemente danneggiati e parte della copertura era crollata. “ Fino al 2017 sono stati realizzati i lavori più importanti a livello strutturale, – fa sapere Silvia Fabbri, architetto di Santarcangelo che ha curato l’ultima fase del restauro insieme a Nadia Sebastianie

Andrea Brici dello studio di Interior Design di Rimini – che hanno comportato il consolidamento della muratura e della copertura. Ora siamo in un’altra fase, che rappresenta la conclusione del restauro. Con questi lavori interveniamo sulle opere di rifinitura: il posizionamento degli infissi e del portone monumentale d’ingresso, il completamento dell’impianto elettrico e idraulico, l’installazione dei sanitari e tutto l’arredo”. Un’opera di restauro importante, portata avanti in un’ottica di riutilizzo e di legame con il passato. “ Gli arredi interni sono in legno – continua la Fabbri – e sono stati realizzati in parte utilizzando legno recuperato all’interno della torre.

Importante anche il portone d’ingresso, riprodotto con la volontà di rievocare quello storico monumentale, con la grata forgiata in ferro battuto”.

Lavori che sono stati assunti a proprio carico dall’Associazione “Santuario Madonna di Saiano”, a cui la Parrocchia ha affidato la Torre in comodato, assieme al resto del complesso, dopo averla ricevuta in concessione dal Comune. Il costo complessivo dell’opera, considerate anche le prescrizioni della Soprintendenza, è stato stimato in circa 40mila euro, oltre ai 25mila per l’arredo in legno degli interni. Cifre importanti, ma che si sono potute ridurre grazie al fatto che per alcuni lavori c’è stato l’aiuto gratuito di amici e volontari, come spesso succede per le attività che sono necessarie per la cura e la conservazione del Santuario. I tempi di realizzazione si sono rivelati più lunghi del previsto, a causa di un incidente di percorso: nel febbraio dell’anno scorso la strada di accesso al Santuario è stata interrotta per una frana che ha interessato parte della rupe, rallentando fisiologicamente il proseguimento del progetto.

Ritiro e preghiera, ma non solo

 L’Associazione Santuario Madonna di Saiano, nel prendere le proprie decisioni in merito alla Torre, – spiega don Osvaldo Caldari, rettore del Santuario – ha raccolto e portato a compimento un’intenzione che era già maturata anni fa in seno alla Diocesi e alla Parrocchia. L’idea è che nei suoi spazi si possano svolgere piccoli eventi culturali o religiosi, così come può essere accolto chi desidera fermarsi a Saiano per dedicarsi al ritiro, alla meditazione o alla preghiera. Il desiderio è che venga soprattutto utilizzata dai sacerdoti della diocesi come luogo di ritiro”.

La Torre rappresenta una costruzione unica e straordinaria, per la sua storia e il contesto in cui si trova. Il suo recupero, dunque, non può che portare a una valorizzazione di Saiano quale luogo di bellezza naturale, di spiritualità e di preghiera.