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Romanticismo e tecnologia fan coppia con Valerian

 

La serie a fumetti di Pierre Christin (testi) e Jean-Claude Mézières (disegni) compie 50 anni esatti (prima uscita su Pilot nel 1967), ha definito spunti a George Lucas per Star Wars e rappresenta una delle passioni adolescenziali di Luc Besson che lo ha adattato in un kolossal all’europea assai costoso (fino ad oggi è l’investimento più ricco del cinema d’oltralpe) per definire mondi e personaggi in una storia che ha come protagonisti i due giovani agenti spaziali Valerian e Lorelin (sono Dane DeHaan e Cara Delevingne), impegnati in missione siderale per salvare Alpha, enorme stazione spaziale minacciata da un nucleo radioattivo. Oltre all’importante compito globale, dato che la minaccia di Alpha rischia di coinvolgere tutte le razze del cosmo, i due 007 delle stelle sono anche impegnati in romantiche baruffe e scaramucce: lui la ama, lei tentenna. Il mix di fantasia, tecnologia, stupore (3D di buon livello per gli appassionati degli occhialini), ironia e love story funziona piuttosto bene, lo spettacolo c’è e i due attori principali sono stati scelti per coinvolgere anche pubblico teen, soprattutto per quanto riguarda la Delevingne (23 anni) che ha ormai mollato le passerelle della moda (e nel film c’è qualche spiritoso passaggio riguardante proprio la moda) per la carriera di attrice ed è una influencer molto seguita dal popolo dei social. Qualche passaggio meno indovinato non guasta il piacevole risultato finale, grazie anche ad alcune scene apprezzabili (la sequenza al Big Market) e ad alcune apparizioni gustose, in primis Rihanna che muta identità e costume in un batter di ciglia durante un travolgente balletto e poi Ethan Hawke, Rutger Hauer e il jazzista Herbie Hancock, nonché Clive Owen nei panni di un rigoroso ufficiale stellare.

Il Cinecittà di Paolo Pagliarani