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Rimini porto sicuro: musica e parole nella giornata del rifugiato

 

Il mare, simbolo della speranza oltre l’orizzonte, e la musica, veicolo di comunicazione capace meglio di altri di abbattere muri e differenze. Mare e musica sono l’essenza di Rimini porto sicuro la manifestazione organizzata dal Comune di Rimini con l’associazione Arcobaleno in programma giovedì 20 giugno e che prevede dalle 18 a tarda sera un ricco programma segnato dalla presenza di alcuni importanti artisti italiani, che si ritroveranno a Rimini uniti per affrontare grazie all’arte e alle canzoni uno dei tempi salienti del nostro tempo: il viaggio dei migranti. L’iniziativa nasce infatti in occasione della “Giornata internazionale del rifugiato”, indetta dalle Nazioni Unite per commemorare l’approvazione nel 1951 della Convenzione relativa allo statuto dei rifugiati e per sensibilizzare l’opinione pubblica.

“Una giornata che abbiamo voluto trasformare in un’occasione di confronto e riflessione – spiega il vicesindaco Gloria Lisi – attraverso le parole, ma soprattutto attraverso l’arte, la musica e la danza. Una giornata ricca di incontri ed eventi che abbiamo scelto di organizzare in un luogo simbolico ed evocativo, piazzale Boscovich, luogo simbolico di approdo e partenza. Abbiamo tentato di coinvolgere alcuni artisti della scena italiana, pur con un po’ di scetticismo: la risposta invece c’è stata, ed oltre ogni aspettativa”.

A questa “chiamata alle arti” hanno infatti risposto circa una quindicina tra cantautori, musicisti, artisti, che a titolo completamente gratuito si alterneranno dalle 19 in poi sul palcoscenico allestito a pochi passi dal molo, per lanciare il loro messaggio di apertura e solidarietà. Ad aprire la serata saranno i Modena City Ramblers, seguiti dal rock di Pierpaolo Capovilla e da Paolo Benvegnù e Nicholas Ciuferri che hanno dato vita al progetto “I racconti delle nebbie”. E ancora  O Zulù, frontman dei 99 Posse, storico gruppo della scena indipendente italiana, fino al punk dei Punkreas, al cantautorato intimista di Giulio Casale. Chiudono il programma, che si sta via via definedo, Cesare Malfatti, fondatore con Mauro Ermanno Giovanardi e Ales­sandro Cremonesi de i La Crus e infine un’altra band simbolo del panorama indipendente italiano, i Marlene Kuntz.

Oltre alla musica, ci sarà spazio per le testimonianze. Il giornalista  e scrittore Giulio Cavalli dialogherà con Stefano Calabrò, sindaco di Sant’Alessio, piccolo paese in Aspromonte diventato caso scuola di integrazione dei rifugiati nel tessuto sociale ed economico di quella realtà. Il fotoreporter Stefano Schirato, impegnato da anni anche nel racconto attraverso le immagini di temi sociali (dal dramma dei rifugiati alla terra dei fuochi, passando per Chernobyl e Sarajevo), darà il suo sguardo sul tema, a cui si aggiungerà il contributo del giornalista Francesco Cancellato e di Cosmano Lombardo, founder e CEO di Search on Media Group azienda organizzatrice del Web Marketing Festival, che quest’anno dedicherà un’attenzione particolare all’argomento, ospitando anche il sindaco uscente di Riace Mimmo Lucano.

La giornata si aprirà simbolicamente con l’arrivo al porto di alcune imbarcazioni, messe a disposizione da Capitaneria di porto, Lega Navale, le vele al terzo, gli Amici del Mare, associazione pescatori e Club Nautico, che hanno collaborato all’iniziativa. Ad accogliere l’arrivo al molo un flash mob organizzato da Movimento centrale.

“E’ significativo infatti quante realtà associative e singoli abbiano deciso di aderire – sottolinea il vicensindaco – e aiutare l’Amministrazione nella costruzione e realizzazione di un’iniziativa che nel corso delle settimane è diventata sempre più ampia e più rilevante”.