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Rimini e Meeting: Tu sei un bene per me

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Le recenti barbariche morti del Bangladesh. L’Europa più divisa di prima, dopo che migliaia di disperati continuano a rischiare la vita per fuggire alla fame, alla guerra alla persecuzione. Ovunque dilaga litigio e divisione. Il tema del prossimo Meeting per l’Amicizia fra i Popoli, “Tu sei un bene per me”, allora, è solo una affascinante utopia? “O è sempre di più il suggerimento per una verifica: se è ragionevole affermare che l’altro è un bene per me, è anche sperimentabile?”. Il presidente della Fondazione Meeting, Emilia Guarnieri, inquadra così la XXXVII edizione della kermesse, un appuntamento che quest’anno porta il “tu” al centro del palcoscenico, tra esclusive, tango e rock’n’roll, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad inaugurare il 19 agosto.
Spazio a tanto spettacolo, quest’anno. Un piatto ricco, il cui antipasto sarà servito nella serata inaugurale da un trio di donne: la cantante Tosca insieme alla soprano libanese Tania Kassis e alla giovane interprete siriana Mirna Kassis, protagoniste dello spettacolo “Un solo Canto”. È di Luciano Violante l’idea del grande progetto dedicato ai settant’anni della Repubblica italiana, che al Meeting sarà declinato con sei incontri e una mostra dedicata (e curata dal giornalista Massimo Bernardini), dal titolo “L’incontro con l’altro. Genio della Repubblica (1946-2016)”. Il progetto nasce proprio da un’intuizione del presidente Violante alla fine del Meeting 2015, constatando il bisogno di memoria, soprattutto nei giovani, della storia della Repubblica. Il Meeting non sfugge al confronto con il fenomeno delle immigrazioni. Un tema drammaticamente attuale, che a Rimini sarà approfondito e analizzato in molte occasioni e in particolare con la mostra “Ero forestiero e mi avete ospitato”.
Evento nazionale d’agosto per eccellenza, in grado di creare ponti con tutto il mondo, che rapporto ha oggi, dopo 37 anni, il Meeting con la città? “Il Meeting non ci sarebbe stato senza Rimini – assicura la Guarnieri – senza le sue strutture ricettive, senza la Fiera, senza tanti operatori economici, senza l’accoglienza di tantissimi riminesi, senza la collaborazione e la cordiale simpatia delle istituzioni”. E ancora: “Oggi, dopo trentasette anni – sottolinea la presidente della Fondazione Meeting – vediamo che queste collaborazioni non solo continuano ma crescono, come il rapporto con la Sagra Musicale Malatestiana, insieme alla quale anche quest’anno, realizzeremo lo spettacolo inaugurale Un solo canto”.
Il rapporto con l’altro, dunque, è un eterno conflitto o l’altro è veramente un bene per me? Vengono alla mente le parole di Anna Frank, quelle vergate con la vita e con la penna la sera prima di venire uccisa con la famiglia: “Nonostante tutto … continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo”.

Tommaso Cevoli