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Richiamo al dovere

È vero. C’è la crisi che dicevano si intravedeva l’uscita, poi l’hanno chiusa a chiave e hanno mandato il custode in cassa integrazione. È caduto un Governo, e speriamo che quello che si sta mettendo in piedi funzioni se no l’anno prossimo ci tocca tornare a votare con relativa campagna elettorale. Ci han detto che siamo come la Grecia (no, non nel senso che si balla fino a notte fonda come a Mykonos: piuttosto, qua si traballa). E anche in casa nostra facciamo fatica a far quadrare i conti: già che di problemi non ne mancavano neanche prima, oggi gli enti pubblici lamentano tagli insostenibili. Ma ogni nuovo balzello, a partire dalla tassa di soggiorno, è difficile da far digerire. Il tempo utilizzato per fare la spesa, dicono le ricerche, è cresciuto di un bel po’ perché le massaie girano molto di più alla ricerca dell’offerta più conveniente. Abbiamo strade da mettere a posto ma quando le mettono a posto ci vuole di più ad arrivare. Non dimentichiamolo, abbiamo appena pianto un giovane che si era fatto conoscere nel grande motociclismo. E abbiamo Facebook che ogni giorno ci chiede di far sapere che ci siamo, anche se non abbiamo niente di interessante da dire. Ma tutti questi vi sembrano validi motivi per non conoscere neanche il nome di quello di Rimini che sta al Grande Fratello?
<+cors>ps1<+testo_band>: per chi non l’avesse capito, il Grande Fratello c’è anche quest’anno. Ma per fortuna c’è anche la Gialappas.
<+cors>ps2<+testo_band>: in merito alla H&M di Rimini, di cui avevo lamentato la scorsa settimana il braccino corto, come non detto: sollecitati, hanno dato anche loro i 100 euro per le luminarie. Fiat lux.