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Rappresentazioni, mica teatrini

Bboom di Presepi Viventi. Parrocchie, scuole, associazioni celebrano la nascita di Gesù. E lo fanno con rappresentazioni sacre che coinvolgono comunità intere. La rivincita del popolo di fronte al laicismo arrogante?
A Miramare il presepe Vivente va in scena sabato 22 dicembre alle 15,30. La X edizione si svolge lungo via Oliveti, via don Masi, Via Marconi e la Chiesa di Miramare. La rappresentazione è realizzata dalle scuole dell’Istituto Comprensivo Miramare, e dalla parrocchie di Miramare e Rivazzurra.

La parrocchia di San Giovanni Battista di Cerasolo e Mulazzano propone il presepe vivente domenica 23 dicembre ore 16 presso la Fattoria “Mula d’Oro” (via Levata, Mulazzano). Oltre ai parrocchiani, saranno protagonisti delle scene anche i pastori della zona con autentici greggi di pecore. In caso di maltempo verrà trasferito in ambiente al chiuso.

Lunghisima tradizione la esibice anche la Sacra rappresentazione di Corpolò. In preparazione alla Messa di mezzanotte di Natale, è allestita dalle catechiste, dai bambini che si preparano alla Prima comunione e dai loro genitori, con scene rappresentate in chiesa prima della Messa. Poi si scende in piazza Tituccio dove vengono consegnati i regali per i bambini, e poi con le fiaccole accese si ritorna in chiesa.

La ventunesima edizione del Presepe Vivente di Montefiore Conca rinuncia ai Re Magi. Quest’anno l’atteso appuntamento all’ombra della Rocca Malatestiana con la rappresentazione della Natività si svolgerà in due sole giornate: mercoledì 26 e domenica 30 dicembre, dalle 17 alle 19. Salta quindi l’appuntamento nel pomeriggio dell’Epifania. La spending review taglia il calendario ma non l’allestimento che vedrà disseminati per il borgo 26 episodi con la partecipazione di circa 50 figuranti, impegnati a far rivivere le atmosfere della Nazareth del tempo. Dal censore al mercato, dai pastori ai pescatori, il Palazzo di Erode con il suo harem, l’accampamento romano, il mulino a macina, il giardino degli animali e tanti antichi mestieri (vasaio, fabbro, falegname, maniscalco, casaro, canestraio, ciabattino, arrotino, filatrice). Al centro la Capanna della Natività nella quale, secondo tradizione, si alterneranno giovani coppie montefioresi con i loro neonati.

P. Guiducci/G.Pizzi