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Rapporto sull’economia 2016 – Rimini: i principali indicatori in sintesi

Rapporto sull’economia 2016

In base ai dati demografici riferiti al 31/12/2016 e resi disponibili dalle Amministrazioni Comunali, la popolazione residente della provincia di Rimini risulta pari a 337.927 abitanti, con un aumento del +3,0 per mille rispetto al 2015. Il saldo demografico , inteso come differenza tra movimenti in entrata (nati + immigrati) e movimenti in uscita (morti + emigrati), risulta quindi positivo (+1.029 persone). In calo invece la popolazione straniera : 36.365
residenti (-1,2%).

Nel 2016 il livello del tasso di occupazione (15-64 anni) provinciale (62,9%) è inferiore al dato medio regionale (68,4%) e superiore a quello nazionale (57,2%). Il tasso di disoccupazione provinciale (15 anni e oltre) è risultato pari a 9,1% (in miglioramento rispetto al 9,5% del 2015), peggiore del dato regionale (6,9%) ma migliore del dato nazionale (11,7%). Le ore di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) autorizzate nel 2016 ammontano a 4,2 milioni, in flessione del 46,2%
rispetto al 2015; la CIG straordinaria (62,8% sul totale) cala del -53,5%, unitamente a quella in deroga (-51,5%), mentre aumenta quella ordinaria (+39,4%). La flessione delle ore autorizzate riflette il graduale esaurimento della disponibilità delle stesse, che ha portato a cessazioni definitive di rapporti di lavoro.

La stima del valore aggiunto totale prodotto nel 2015 è pari a 8,8 miliardi di euro. I “servizi” incidono per i 4/5 del totale (80,9%), l’industria manifatturiera per il 13,9%, le costruzioni per il 4,2% e l’agricoltura per l’1,0%. L’incidenza del settore dei servizi è superiore al peso degli stessi in ambito regionale e nazionale, coerentemente con il ruolo svolto e l’importanza assunta da questo comparto in provincia di Rimini. Il valore aggiunto pro capite (stimato per il 2015) è pari a 26.270 euro, inferiore al dato regionale (29.554 euro) e superiore al dato nazionale (24.107 euro).

Al 31/12/2016 si contano 42.911 localizzazioni attive (intese come sedi di impresa e unità locali): +0,2% rispetto al medesimo periodo del 2015 (-0,2% Emilia-Romagna, +0,4% Italia); il rapporto fra abitanti e localizzazioni attive è pari a una localizzazione ogni 7,9 abitanti (8,9 in regione e 9,7 a livello nazionale). Crescono le localizzazioni del settore “Alloggio e ristorazione” (+2,5%), stabili quelle del “Commercio” e “Manifattura” (-0,1%), calano “Edilizia” (-1,8%) e “Agricoltura” (-1,5%). In aumento le società di capitale (+3,3%) e le imprese condotte sia da donne (+0,2%) sia da stranieri (+3,1%). Il 93% delle imprese ha meno di 10 addetti; la composizione per classi di addetti rimane sostanzialmente invariata nel medio periodo. Le imprese artigiane attive al 31/12/2016 risultano 10.702 (-1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Le start-up innovative (al 06/03/17) con sede in provincia di Rimini sono 80, pari al 10,6% del totale regionale, in forte crescita annua (+126%).

In agricoltura continua il calo generalizzato del numero delle sedi e unità locali attive (2.470, -1,5% rispetto al 2015). La Produzione Lorda Vendibile (PLV) provinciale stimata per il 2016 risulta pari a 94,7 milioni di euro, con una flessione complessiva del 9,2% rispetto all’anno precedente. In calo la PLV del comparto delle coltivazioni erbacee (-12,3%), per effetto della contrazione dei prezzi medi; buona invece la performance della PLV del comparto frutticolo, e in generale
delle colture arboree (+4,6%), dovuta alla crescita dei relativi prezzi medi. In calo la PLV del comparto zootecnico (-7,9%), causa riduzione dei prezzi medi del pollo da carne e uova e delle quantità di carne suina prodotta.

L ’industria manifatturiera consta di 3.328 sedi e unità locali attive (-0,1% rispetto al 2015); l’ indagine congiunturale , nel 2016 (in media annua), mostra dinamiche nel complesso positive: produzione (+2,4% sul 2015), fatturato (+2,3%) e ordini (+1,6%). Gli incrementi si registrano in tutti i trimestri dell’anno e sono superiori ai rispettivi dati medi regionali.

Andamento ancora negativo invece per l’ edilizia , dove continua la diminuzione di sedi e unità locali attive (5.394, -1,8% rispetto al 2015) e nella quale è in diminuzione anche l’occupazione; nota positiva è il volume d’affari in ripresa (+0,7%, +0,4% in regione).

Le sedi e unità locali attive del commercio sono 12.083 (stabili rispetto al 2015); continua però la crisi dei consumi, con una diminuzione delle vendite dell’1,8% (-0,6% in Emilia-Romagna). Il comparto è tuttora in una difficile fase caratterizzata dalle difficoltà per le piccolissime e piccole imprese (rapporti critici con la GDO), elevata pressione fiscale e il mancato recupero delle relazioni con il sistema creditizio.

Nel periodo gennaio-dicembre 2016, le esportazioni provinciali sono state pari a 2,14 miliardi di euro e sono fortemente cresciute del 12,3% rispetto al 2015; l’incremento dell’export risulta nettamente superiore al dato regionale (+1,5%) e a quello nazionale (+1,2%). La performance delle esportazioni provinciali è stata trainata dai principali prodotti manifatturieri: tessile-abbigliamento (+5,8%), macchinari (+16,2%), mezzi di trasporto (+63,4%, in particolare navi e imbarcazioni) e prodotti in metallo (+15,2%). Le principali aree di destinazione dell’export sono: l’Unione Europea (51,0% del totale), l’America Settentrionale (12,1%, soprattutto gli Stati Uniti) e l’Europa extra UE (11,1%). In aumento anche le importazioni provinciali (+4,8%) che rappresentano, in parte, un input al sistema produttivo locale.

I dati provvisori relativi al movimento turistico 2016 vedono per la provincia di Rimini un incremento annuo sia degli arrivi che delle presenze: +3,1% per ciò che riguarda gli arrivi (+2,4% gli arrivi italiani, +6,0% gli arrivi esteri) e +1,6% per ciò che concerne le presenze (+1,0% le presenze italiane, +3,8% le presenze estere). Crescono le presenze sia nelle località balneari che nelle località dell’entroterra. In aumento anche il movimento congressuale (incontri: +7,1%, partecipanti: +7,5%) e fieristico (visitatori: +2,2%, espositori: +7,5%).

Sostanzialmente invariata la situazione nel settore Trasporti (1.300 localizzazioni attive, +0,1%) mentre vi è una contrazione nella specifica classe del “Trasporto merci su strada” (-0,6%). In miglioramento la situazione del traffico aereo : i dati relativi al periodo aprile-dicembre 2016 (gli unici confrontabili, causa chiusura dell’infrastruttura nei primi tre mesi del 2015) mostrano infatti, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un deciso incremento degli arrivi (+44,4%), soprattutto di nazionalità russa.

Riguardo al credito , prosegue il ridimensionamento strutturale del settore: -2,6% sportelli bancari (la densità degli sportelli si conferma però ancora superiore rispetto agli altri livelli territoriali: 79 ogni 100.000 abitanti per Rimini, 69 per Emilia-Romagna, 48 per Italia). I depositi sono risultati in aumento del 5,6% rispetto alla situazione di un anno prima (Emilia-Romagna +6,3% e Italia +4,9%); i depositi per abitante sono pari a 25.179 euro (valore superiore al dato nazionale ma inferiore a quello regionale).
Gli impieghi vivi (finanziamenti erogati alla clientela residente al netto delle sofferenze) sono diminuiti tendenzialmente del 3,9% (Emilia-Romagna -3,9%, Italia -1,3%); maggiore flessione hanno caratterizzato gli impieghi vivi alle imprese (-6,2%), soprattutto quelli rivolti al settore edile (-20,5%). Critico il rapporto sofferenze impieghi (16,86%, superiore al dato regionale e nazionale).

Positivo il trend dei Servizi alle imprese (2.283 localizzazioni attive, +4,7% rispetto al 2015), settore eterogeneo in cui all’interno spicca la classe “attività professionali, scientifiche e tecniche” (61,3%); altrettanto positivo l’andamento del settore ICT , inteso come servizi informatici e telecomunicazioni (679 localizzazioni attive, +2,5%) , in cui prevale la classe “elaborazione dati, hosting e attività connesse” (51,7%).

Per la cooperazione le imprese attive sono 311, in flessione del 3,7% rispetto al 2015. Gli effetti della crisi si sono manifestati anche in questo settore che però ha continuato a far leva sullo spirito solidaristico; è proseguita la strategia di difesa dei livelli occupazionali. Le 73 cooperative sociali (anch’esse in calo), pur attraversando una fase di difficoltà rappresentano un punto di riferimento per il welfare locale insieme a molte altre organizzazioni non profit.

Le previsioni Prometeia relative al valore aggiunto prodotto in provincia di Rimini, nel 2016 stimano una crescita dell’1,3%, con un trend sostanzialmente costante per il 2017 (+1,0%) e il 2018 (+1,2%).

Il Rapporto completo, le parti relative ai territori di Forlì-Cesena e di Rimini e i materiali della presentazione saranno pubblicati nel sito della Camera di Commercio all’indirizzo www.romagna.camcom.gov.it