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Quel Cagnacci stella a New York

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Nuova tappa per il nostro viaggio intorno al mondo alla ricerca di notizie curiose che possano interessare il territorio della nostra Diocesi. Accompagnati come sempre da un navigatore di eccezione come Google, la prima tappa è il paese a Stelle e Strisce. Una rivista d’arte internazionale parla, infatti, di Santarcangelo sulle orme del Cagnacci. La Romagna, insomma, come un piccolo scrigno di opere d’arte sconosciute ai più, ma dal valore inestimabile. È questo quel che si evince leggendo le prime battute dell’articolo scritto per il la rivista d’arte internazionale in lingua inglese Apollo da Xavier Salomon, capo-curatore del museo «Frick Collection» di New York. Lo storico dell’arte, nel suo articolo, ricorda un proprio viaggio in Romagna di alcuni anni fa.
“Nel marzo 2008 ho viaggiato a Forlì per visitare una mostra su Guido Cagnacci, lo straordinario ed eccentrico pittore che è nato in Romagna e ha lavorato in quella regione per gran parte della propria vita. Situata tra gli Appennini e il mare Adriatico, a sud del Veneto e a nord delle Marche, la Romagna è ancora poco conosciuta per i propri tesori artistici, al di fuori dell’Italia. Così è anche per il Cagnacci, un pittore il cui nome è noto solo a un piccolo gruppo di storici dell’arte e amanti dei musei”.
Salomon, oltre che curatore del museo americano, è anche l’autore di un libro sulla vita e l’arte del pittore santarcangiolese. Per scriverlo ha così ripercorso la Romagna sulle orme dell’artista.
“Ho iniziato nella piccola cittadina di Santarcangelo di Romagna, dove è nato, e poi ho visitato le città di Rimini, dove ha dipinto alcune delle sue opere su commissione più importanti. Ho anche visitato altri piccoli centri, come Montegridolfo e Saludecio”.
Il pezzo del curatore termina con un augurio.
“Spero che l’arrivo di alcune opere del Cagnacci alla Frick Collection, e la mostra presso la National Gallery di Londra nel 2017 consentiranno a sempre più persone di trarre ispirazione dai dipinti sorprendenti e dalla visione artistica di questo genio romagnolo”.

 Fabio Parri