Quegli animali con la… valigia

    Tre bambini giocano sotto l’ombrellone con il loro cucciolo. Laura, la più grande lo tiene al guinzaglio mentre Luca va a prendere la ciotolina con l’acqua. È caldo e anche i nostri amici a quattro zampe soffrono l’afa “sempre meglio che tenerlo dentro l’appartamento” spiega mamma Giulia mentre prende il sole sul lettino.
    Ma agli animali, l’accesso in spiaggia, non è vietato? E portare il proprio cane a fare una corsetta sul lungomare è consentito?
    Vediamo di fare ordine su un tema spesso oggetto di dubbi e polemiche, tra regolamenti, ordinanze e soluzioni fai da te.
    “Il tema è regolamentato da ordinanza balnare (1/2008) emanata dalla Regione Emilia Romagna – spiega Catia Caprili dell’ufficio Demanio del Comune di Rimini – che tra le altre disposizioni, prevede il divieto di accesso alla spiaggia ai cani e agli animali in genere. I concessionari possono, nell’ambito del proprio stabilimento, attrezzare un’area e destinarla agli animali domestici, ma solo dopo aver ottenuto le dovute autorizzazioni”.
    Un regola rigida che può essere superata chiedendo permessi a Comune e Ausl anche se non è poi così facile, lo stesso, per Fido la vita in spiaggia: anche nell’area attrezzata deve essere tenuto al guinzaglio e di fare il bagno in mare proprio non se ne parla.
    I proprietari degli stabilimenti su questo tema hanno le più svariate opinioni.
    “Per dare senso a questo divieto le spiagge dovrebbero essere chiuse come in molte altre regioni di Italia – afferma Giorgio, riminese, professione bagnino – se un cane arriva di corsa dalla strada, senza proprietario, e spinto dalla calura estiva va a farsi un bagno in mare e torna indietro, come fai a gestire la cosa? Detto questo sono d’accordo con chi ha la possibilità di offrire un’area attrezzata per gli amici animali, però alla fine un cane in spiaggia soffre e sabbia e acqua di mare non fanno bene al suo pelo”.
    I clienti che nonostante tutto ogni anno chiedevano “potrei portare anche il mio cane in spiaggia?” cominciavano ad essere diversi, tanto che al bagno Playa Tamarindo di Viserba hanno deciso di accontentarli.
    “Tre anni fa abbiamo creato questa area – spiega Edda – distinta dal resto della spiaggia, dove i proprietari possono portare i loro animali, ma pur sempre rispettando alcune regole fondamentali. Innanzitutto sono ammessi solo animali di piccola taglia. I padroni debbono fornire sempre il libretto sanitario e per tutto il tempo di permanenza sull’arenile l’animale va sempre tenuto al guinzaglio. Non può andare in acqua, né girare sulla spiaggia se non in un tragitto obbligato. Niente fontana: ciotolina con acqua fornita da noi bagnini”
    Naturalmente i “bisognini” devono essere raccolti e la lista delle prescrizioni ben esposta su tanto di cartellone non finisce qui. Pur apprezzando gli sforzi dei proprietari di stabilimento e l’amore con cui i padroni accudiscono i propri ‘migliori amici’ viene da chiedersi: ma vale davvero la pena portare Fido al mare?

    Neanche
    una corsetta?

    E cosa rispondere a chi chiede se può semplicemente portare il proprio cane a fare una “capatina” sul lungomare? L’ordinanza ha valore dal 15 marzo al 15 ottobre e parla di “divieto di condurre o far permanere” quindi in questo lasso di tempo i nostri amici a quattro zampe il mare devono accontentarsi di vederlo da… lontano. Visto che vogliamo essere esatti, ecco cosa dice l’Ordinanza Balneare 1/2008 nello specifico:
    “È vietato condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale, anche se munito di museruola e guinzaglio, ivi compresi quelli utilizzati dai fotografi o dai cineoperatori. Sono esclusi dal divieto i cani di salvataggio al guinzaglio impegnati per il servizio di salvamento e i cani guida per i non vedenti (…)”.

    In treno
    E se l’amico a quattro zampe arriva da lontano viaggiando con il suo padrone su mezzi pubblici? Prendete il caso di Pietro: non aveva voglia di guidare e così ha caricato Ugo su un bel treno e via, direttamente in hotel.
    “Ho pagato il biglietto anche per lui, naturalmente ridotto – spiega Pietro – e non ho avuto nessun problema, anche perché il mio cane se ne è stato buono tutto il tempo”.
    Ma vediamo quali sono le regole da seguire con l’aiuto dell’ufficio assistenza clientela della stazione di Rimini.
    “Gli animali possono viaggiare insieme al proprietario – sottolinea l’operatore – solo se muniti di guinzaglio e museruola. Il trasporto è gratuito se il cane è di piccola taglia, a condizione che il proprietario lo tenga sulle ginocchia. Per i cani più grandi è previsto il pagamento di un biglietto ridotto che non può mai superare l’importo di cinque euro”.
    Sugli Eurostar, invece, il discorso si complica: a seconda della tipologia di treno l’animale può essere ammesso o non ammesso. Nei casi in cui è accettato deve essere chiuso in un contenitore che non deve superare alcune misure ben precise.

    In aereo
    Le cose si complicano ulteriormente se per caso dobbiamo salire su un aereo. Non esiste, infatti, una regolamentazione unica per tutte le compagnie. Ognuna può stabilire la tipologia della gabbietta utilizzata per il trasporto dell’animale, il numero degli eventuali animali accettati in cabina o la possibilità di farli uscire o meno dalla gabbietta. Generalmente, per ogni volo, è ammesso in cabina un certo numero di animali: cani di piccola taglia (inferiori a 10 kg di peso) e gatti (alcune compagnie accettano il classico trasportino, altre ne richiedono di particolari). I cani di media o grande taglia, invece, viaggiano nella stiva pressurizzata in gabbie rinforzate. Alcune compagnie garantiscono l’assistenza di personale specializzato e centri di ristoro per gli animali duranti gli scali.

    In nave
    E se dobbiamo imbarcarci su una nave? Sui traghetti i cani sono ammessi con guinzaglio e museruola, i gatti nel trasportino. Su alcune compagnie di navigazione, ad esempio Tirrenia, viene richiesto il certificato di buona salute del veterinario per i cani e, nel caso di trasferimenti in Sardegna, è necessaria la vaccinazione antirabbica. I cani di piccola taglia possono viaggiare in cabina con il padrone, se le altre persone a bordo sono d’accordo. Quelli di taglia grande o media possono, invece, alloggiare nei canili di bordo, ma generalmente, è permesso tenerli sul ponte con il padrone se hanno guinzaglio e museruola.

    Come si può vedere le norme sono tante ma è giusto che un tema così delicato sia in qualche modo regolamentato perché se da una parte ci sono i diritti dei nostri amici a quattro zampe, dall’altra c’è il bisogno di garantire a tutti un viaggio sereno.

    Silvia Ambrosini