Home Vita della chiesa Quale futuro per l’ecumenismo?

Quale futuro per l’ecumenismo?

“Essere riuniti nella tua mano”. (Ezechiele 37, 17). È il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che le diocesi italiane celebreranno come sempre dal 18 al 25 gennaio. Anche quest’anno il tema della “Settimana” è presentato con un messaggio firmato dal presidente della commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo mons. Vincenzo Paglia, dal presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Domenico Maselli, e dall’Arcivescovo-Metropolita Ortodosso d’Italia e di Malta ed Esarca per l’Europa Meridionale, mons. Gennadios Zervos. “Anche oggi – si legge nel messaggio – il mondo cerca unità. È un altro momento in cui sembra impossibile l’intervento di Dio; il mondo occidentale, dove non mancano i mezzi di sussistenza, corre dietro a sogni irraggiungibili e sembra dimenticare quali siano i significati veri della vita. Il cosiddetto terzo mondo si trova nella quasi impossibilità di vivere per la mancanza assoluta dei beni di sostentamento”.
In questo contesto, i cristiani “sentono l’urgenza di fare propria la visione di Ezechiele: essere riuniti in modo di formare un solo bastone nella mano di Dio. In questa direzione essi hanno una sola arma: la preghiera, che rivolgono a Dio da ogni parte della terra e che esige da loro una conversione all’amore ed alla giustizia”.
In tutte le Diocesi si svolgeranno momenti di preghiera e di riflessione. A fianco pubblichiamo il programma concordato dalla Chiesa riminese con la Comunità ortodossa.
La riflessione centrale è affidata a padre Zdzislaw Józef Kijas preside della Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura – Sephinum (Roma) che giovedì 22 gennaio interverrà presso l’Istituto di Scienze Religiose a Covignano sul tema “Un futuro all’ecumenismo. Quale apporto all’unità visibile dei cristiani”.