Descrizione
Debbo ammettere che nell’accingermi a presentare questo libro di commenti ai Vangeli domenicali per l’anno C devo sforzarmi di tenere a freno la naturale simpatia che sempre si nutre per chi, ad un tempo, è autorità e amico. Ma non posso non riconoscere che quelle che il vescovo Francesco ora ci consegna sono pagine di rara bellezza e di intrigante originalità. Con non comune bravura, mons. Lambiasi è riuscito a confezionare un testo il cui taglio espositivo è una combinazione armoniosa di acume teologico, sensibilità pastorale, attenzione alle res novae di questo nostro tempo. Grazie a questo riuscito esercizio di ars combinatoria, l’Autore riesce a gettare ponti tra la Parola dei brani domenicali del Vangelo e le vicende che quotidianamente toccano, e talvolta scombussolano, la nostra condizione umana.
Il libro che il lettore ha per mano è intrigante perché ci obbliga a rivedere non pochi dei luoghi comuni circa il modo di intendere le categorie classiche della cultura cristiana. E ciò a partire da una prospettiva di sguardo sulla realtà che apre alla speranza la quale, contrariamente a quel che si crede, non riguarda solo il futuro, ma anche il presente, perché abbiamo necessità di sapere che la nostra esistenza e le nostre opere, oltre ad una destinazione ultima, hanno un significato e un valore anche qui e ora.
Il grande tema attorno al quale è costruito l’intero libro è l’idea secondo cui è la conoscenza a fondare l’amore: l’amore che nasce dal bisogno è gracile; l’amore che nasce dalla conoscenza è sovrabbondante. Di qui l’invito accorato a cercare, con costanza, di conoscere sempre più in profondità la parola di Dio. È un fatto che in larghi strati della coscienza contemporanea Dio non viene né affermato né negato, ma epochizzato, nel senso che la domanda intorno a Lui non suscita interesse, né culturale, né emozionale. Dio potrebbe anche esistere, ma non interessa.
(Prefazione di Stefano Zamagni)
