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Guida Breve per la chiesa di Santa Maria Annunziata alla Colonnella

5.00

autore: Pier Giorgio Pasini
fotografo: Luciano Liuzzi
editore: ilPonte
numero pagine: 32
stampato: marzo 2011
prezzo: 5 euro
informazioni: redazione@ilponte.com

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Descrizione

Siamo alla Chiesa che tutti conoscono come la Colonnella. All’uscita da Rimini la via consolare Flaminia attraversava, nel Medioevo come oggi, il borgo San Giovanni; poco dopo incontrava l’antica abbazia di San Gaudenzo, poi continuava diritta e solitaria verso Roma, regolarmente scandita dagli antichi cippi miliari romani, in aperta campagna.

Una campagna che era scarsamente popolata, con poderi di proprietà comunale, dell’abbazia di San Gaudenzo, della mensa vescovile, di molte case religiose e di qualche ricco privato. Anche allora era una strada importante, percorsa da mercanti, soldati e pellegrini: questi ultimi generalmente diretti a Roma, per visitare le tombe degli apostoli e dei martiri e, dal XV secolo, a Loreto, per visitare la Casa della Madonna.

Nel 1506 proprio ad un pellegrino diretto a Loreto toccò una brutta avventura: quella di vedersi accusare di omicidio per avere soccorso al primo miglio dalla città un uomo morente che giaceva vicino a una edicola campestre con l’immagine di una Madonna. Gli agguati, le rapine, i ferimenti e gli omicidi erano frequenti nelle strade di campagna, anche se di grande comunicazione; i Veneziani, che da tre anni governavano Rimini e che tentavano di ristabilirvi regole di buon governo, le sorvegliavano con grande severità, ma con scarsi risultati.

Il pellegrino, accusato di omicidio, non riuscì a discolparsi e quindi fu condannato a morte, probabilmente per impiccagione, da eseguirsi nel luogo stesso in cui era avvenuto il fatto, che naturalmente fu subito noto in città. Molta gente era accorsa nel giorno stabilito per assistere all‘esecuzione, che però non poté aver luogo perché nessuno riuscì a smuovere, a spostare materialmente il condannato (“saldo come una statua, anzi come durissimo scoglio”), caduto come in trance ai piedi dell’edicola mariana che si trovava accanto al patibolo; all’immagine della Madonna dipinta in quell’edicola egli indirizzava un’ultima invocazione e un’ultima preghiera. Subito fu chiamato il governatore, il veneziano Luigi Contarini, per verificare l’impossibilità di eseguire la condanna, e subito fu gridato al miracolo. Così il pellegrino fu dichiarato innocente…