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Ponte di Tiberio: nuova veste e Laboratorio Aperto

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Da duemila anni è un simbolo di Rimini. E vuole essere protagonista anche nel terzo millennio. Il Ponte di Tiberio festeggia il bimillenario con almeno tre novità che riguardano questo bene culturale di riferimento. Il progetto di nuova veste è articolato in tre autonomi stralci progettuali per agevolarne e velocizzarne la realizzazione. Col primo stralcio (“Piazza sull’acqua”) è prevista la risagomatura delle scarpate presenti ai lati del bacino creando un nuovo waterfront dal quale si potrà ammirare la bellezza del ponte.
Col secondo “Canale ponente” saranno realizzati percorsi accessibili di collegamento e l’attraversamento galleggiante. Il terzo intervento, infine, è il Laboratorio aperto.
Mercoledì 30 novembre (ore 16.30), al terzo piano dell’Ala moderna del Museo della Città, sarà presentato alla cittadinanza sia il progetto che gli spazi destinati a sede del Laboratorio. “L’evento si chiama SharingRimini, idea nata a partire dal nome una co-progettazione, idea di condivisione già a partire dalla progettualità. – spiegano dal Comune di Rimini – Vogliamo condividere e in qualche modo presentare questa novità assoluta per la città che è il laboratorio aperto. I laboratori aperti che nasceranno in Emilia Romagna saranno 10 e faranno parte di una rete di progettualità partita dalla regione che vede coinvolte sostanzialmente le 10 città più importanti della regione (comprese Forlì e Cesena, per questo 10 in totale). Due macro argomenti specifici sulla quale vogliamo lavorare sono: Turismo-cultura e Wellness (inteso come qualità di vita)”. L’evento vede la presenza di due oratori di assoluto rilievo del loro campo, sono persone qualificate e molto specializzate: Andrea Nelson Mauro (Open Data) e Paolo Venturi (Social Innovation).
Tutti i cittadini potranno partecipare, dire la loro e contribuire ai Workshop di co-progettazione, struttura che accompagnerà la città nei prossimi decenni. Forse uno dei primi elementi di novità è proprio questo coinvolgimento dei cittadini nella Rimini che desiderano avere. Parallelamente ci sarà la possibilità di partecipare a quattro laboratori : Coderdojo, Makern, Artigianato creativo e Creative visual art (per iscriversi e info su: http://laboratorioaperto.comune.it/). A partire dalle 19.30 ci sarà sempre, nello stesso luogo, la performance di suoni, un piano sequenza, presa diretta che portano al Ponte di Tiberio.
Sia città che regione hanno contribuito molto per finanziare il progetto: si parla di 2milioni e 250mila euro per opere infrastrutture, 400mila euro per “partire” (arredi, attrezzature, ecc) e infine circa 800mila euro per bando gestore (che saranno distribuiti in 3 anni).
Laboratorio aperto perché? “Per favorire creatività (servizi, app, ecc), per mantenere i nostri giovani a Rimini ma anche per attrarre giovani da fuori, questo perché per individuare i temi in tutta la regione siamo soltanto noi che pensiamo al binomio turismo-cultura e al binomio wellness qualità della vita. Altro aspetto è di cercare di vedere laboratorio aperto come un pezzettino di un intervento in termini di innovazione un pochino più ampio, altre due esperienze appunto che si stanno concretizzando sono: innovation square (acceleratore di start up, prevede nascita nuove imprese) e tecno polo (più pensato per mondo impresa, per avere consulenza specifica fatta anche con apporto centri di ricerca di eccellenza)”.
Il laboratorio dovrà essere operativo entro il 2017. Si prevede pertanto che entro i primi mesi dell’anno prossimo possa essere pubblicato l’avviso pubblico per l’individuazione del soggetto gestore, che per questa attività riceverà un contributo per i primi tre anni di attività.
Silvia Alzetta