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Pasqua 2017 – Gli auguri del Vescovo Francesco

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Lo spazio, ridotto al minimo indispensabile, di questo magro trafiletto, buono per formulare i migliori auguri di una Pasqua bella e vera, mi costringe a comprimere la ’massa’ delle parole e a tradurla in ’energia’ di messaggi. Dunque, auguri essenziali, cari amici lettori: brevi, ma cordiali.

Il primo è che noi cristiani non ci facciamo mai scippare la festa di Pasqua. Perché per noi è una festa indispensabile e del tutto insostituibile. L’edificio della fede cristiana sta o cade con l’evento di Pasqua. Se Cristo non fosse risorto, che ce ne faremmo di un profeta ormai messo a tacere per sempre dalla morte? A chi potrebbe servire la sua sconfinata bontà, se il suo nobile cuore, cessando di battere, avesse subito la stessa fine di uomini crudeli come Erode o vili come Pilato?
Noi non possiamo proprio fare a meno di celebrare la Pasqua, perché la sua ‘carica’ ci è più necessaria dell’aria che respiriamo.

E il messaggio è questo: se Gesù è risorto, allora il male non è invincibile. Né lo è l’egoismo, la malattia, la miseria, la morte. E neanche le sconfitte della pace, della libertà, della giustizia, della solidarietà sono escluse dalla possibilità di una esaltante rivincita di quella umanità che sia e si voglia all’altezza di questo nome. Come vorrei dirlo a tante sorelle e fratelli che soffrono, che sono in depressione o sull’orlo del collasso! Come vorrei dire loro: Gesù risorto è più forte di ogni male che attraversa la nostra vita. Papà e mamme che avete figli che hanno preso strade sbagliate. Che avete in famiglia drammi oscuri di malattie, di divisioni, di amarezze. Per mancanza di lavoro, di solidarietà, di serenità. Ascoltatemi: Non sentitevi soli! Il Risorto soffre, lotta e spera con voi.

E tu fratello, sorella, e voi amici, che vi battete perché dalla nostra società siano eliminate l’ingiustizia, l’emarginazione, la violenza, e dovete invece assistere impotenti all’osceno spettacolo che troppe cose, infinitamente più potenti di voi, viaggiano in direzione opposta…
Lasciatemi dire: non fatevi rubare la speranza, non lasciatevi cadere le braccia. Voi siete dalla parte della risurrezione di Gesù. Il male non è invincibile. Sulle strade dell’umanità continua a camminare il Risorto, senza mai stancarsi. E le energie della risurrezione, dopo duemila anni, non sono svaporate, ma continuano a bonificare e a ricostruire un mondo nuovo.
Ma solo se ci lasceremo abbracciare dal Crocifisso risorto, potremo contribuire al ‘risorgimento’ di una umanità più umana.
Ve lo auguro di cuore!

Francesco Lambiasi,  Vescovo