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Nuovo Cinema Grattacielo


Ventisette piani, per 100 metri di altezza, eretto in pochi anni nel cuore della metropoli balneare romagnola sul finire degli anni Cinquanta ed inaugurato nei primi mesi del 1960, il grattacielo di Rimini oggi è un quartierone verticale abitato da persone di una ventina di nazionalità differenti. La sua umanità e i suoi paesaggi sono scrutati in prima persona da uno dei suoi abitanti, in dialogo aperto con il grattacielo stesso, attraverso la voce sonnecchiante e sognante dello scrittore Ermanno Cavazzoni. Una riflessione autobiografica che si interroga sulle stesse forme del documentario contemporaneo.
Il film del regista Marco Bertozzi dedicato al grattacielo, dopo l’ultima proiezione del 2017 nella prestigiosa cornice di Palazzo Grassi, a Venezia, ritorna con nuove date nelle sale romagnole. Cinema grattacielo sarà proiettato martedì 9 e mercoledì 10 al Supercinema di Santarcangelo, e sabato 13 al San Biagio di Cesena in occasione della rassegna “R-esistenze”. In entrambe le proiezioni il regista Marco Bertozzi sarà in sala a Santarcangelo dialogare con il pubblico. Mercoledì, invece, l’incontro sarà con Teresa Chiauzzi, tra i protagonisti di Cinema grattacielo.
La pellicola, prodotta, con Rai Cinema, dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, da Altreforme e dall’associazione culturale Condominium, racconta le storie contrastanti che abitano sotto lo stesso tetto e che rendono questa costruzione un’architettura dal fascino raro. “Grandiosa e futuribile, utopia di un mondo nuovo, fantasma di un sogno interrotto”, così l’ha definita Arianna Pagliara, do Pointblank).
Cinema grattacielo ha debuttato in anteprima internazionale nel giugno 2017 a Bologna, al Biografilm Festival dove si è aggiudicato la Menzione speciale della Giuria. Il film ha poi fatto tappa in diversi festival cinematografici: Cinema del reale (Specchia), Molise Film Festival, Perugia Social Film Festival, Detour Festival di Padova. A novembre è stato presentato nell’ambito della rassegna Efebo D’Oro a Palermo e alla Scuola FuoriNorma di Catania. E’ stato inoltre presentato alle Giornate del cinema d’essai organizzate dalla Fice a Mantova e, recentemente, selezionato dal critico Adriano Aprà per “Fuori Norma”, una raccolta/rassegna dei più interessanti film indipendenti italiani degli ultimi 15 anni. Il 2017 si è chiuso dunque con un bilancio più che positivo sia di pubblico sia di critica: molti hanno ancora negli occhi le varie repliche tutte sold out che sono state necessarie per soddisfare le richieste del pubblico al Cinema Teatro Tiberio di Rimini.

Il racconto del grattacielo, con la voce di Ermanno Cavazzoni, sembra quello del nostro tempo, sospeso nel cielo, “saldo suo malgrado, pieno di memorie e di vita” (Cristina Piccino, Il Manifesto).
Il regista, il riminese Marco Bertozzi, fa parte di quel gruppo di autori che ha contribuito alla rinascita del documentario italiano, con un forte impegno teorico e di promozione culturale. Gira film, scrive libri (L’idea documentaria, Storia del documentario italiano o Recycled cinema), film curator per rassegne sul documentario italiano, conduttore per Rai Storia del programma in 27 puntate Corto Reale. Gli anni del documentario italiano,  alla riscoperta della non-fiction italiana degli anni 50-70, Bertozzi attualmente insegna Cinema documentario e sperimentale all’Università IUAV di Venezia e al Conservatorio di Scienze Audiovisive di Lugano. (c.z.)