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Navigando in carta nel mare di libri

I festival aumentano come le pagine di un libro. Pordenone legge, la fantascienza a Trieste, Insomma non c’è solo Mantova che legge. Ma una manifestazione ideata esclusivamente per gli adolescenti, pare proprio che nel BelPaese non esista. A colmare questa lacuna ci hanno pensato tre libraie che a Rimini hanno piantato la loro (solida) base: Alice Bigli, Elena Gaddoni e Serena Zocca, dopo i laboratori che sfornano a getto continuo durante tutto l’anno, l’hanno pensata in grande lanciando il “Festival dei ragazzi che leggono”, titolo magari impegnativo per chi tra i più giovani non vanta troppa dimestichezza con i libri, ma sicuramente una bella impresa all’insegna del divertimento culturale. Con “Mare di libri” Rimini diventa per tre giorni (dal 20 al 22 giugno) la capitale per tutti i ragazzi che amano i libri e la lettura e che hanno voglia di incontrare altri coetanei che condividono le loro passioni.
Tre giorni di incontri con autori italiani e stranieri, laboratori e spettacoli, tutti condensati nel centro storico nei luoghi più ricchi di storia della città, tra i quali è facile spostarsi a piedi. “Il festival è anche un’occasione di incontro e di riflessione per tutti coloro che si interessano di adolescenti e di lettura” assicura la Bigli.
All’iniziativa collaborano il partner Rizzoli e il Comune di Rimini. L’assessore alla Cultura Stefano Pivatonon ha dubbi: “è sempre una festa per la cultura quando si parla di libri, specie se per ragazzi. Nonostante le preoccupanti statistiche che negli ultimi cinque anni hanno registrato un calo notevole nella lettura pubblica (un quarto), esistono festival della letteratura come quello di Mantova ma anche come il nostro «Antico/Presente» che continuano a evidenziare un’attenzione verso il libro”
Una trentina gli ospiti presenti alla prima edizione di “Mare di libri”, tra i quali il discusso Federico Moccia, il sempre applaudito Valerio Massimo Manfredi, l’esordiente di valore Mattia Signorini, il bravo Marco Tomatis, e le riminesi Lia Celi e Simona B. Lenic (esordiente). Un incontro doppio che si preannuncia interessante è quello tra Marta Barone, giovane autrice di Miriam delle cose perdute (romanzo d’esordio) e Randa Ghazy, figlia di genitori egiziani, che appena 15enne, ha pubblicato Sognando Palestina, in cui racconta dell’amicizia tra un gruppo di ragazzini nei territori occupati. “Si pensa alla lettura come ad un’esperienza solitaria – fa l’identikit del giovane lettore la libraria Alice Bigli – ma i ragazzini che leggono cercano momenti di aggregazione che difficilmente trovano: nelle classi mediamente sono due o tre quelli interessati ai libri, ma non riescono a fare gruppo. Ma quando due lettori adolescenti scoprono di aver letto lo stesso libro, sono capaci di parlarne per ore. E anche di spostarsi per conoscere gli autori. Ecco l’idea del festival: riunirli e farli incontrare con i loro scrittori preferiti”.
Una trentina gli eventi in cartellone, tra i quali anche incontri per appassionati di fumetti. “Come si leggono i manga?”, al Palazzo del Podestà, domenica 22 giugno (ore 10-13) può ospitare 20 partecipanti agli “ordini” di Alessandro Baronciani e Tuono Pettinato, con l’intervento di Massimiliano De Giovanni che con i Kappa Boys è stato tra i primi a portare i manga in Italia. Tutti i giorni, poi, con la redazione della rivista Fuorilegge, i ragazzi possono creare quattro pagine in cui si racconta, si anticipa, si intervista, si raccolgono commenti e impressioni a caldo nel Mare di libri.

Tommaso Cevoli