Home Attualita Meningite: conoscere per non aver paura!

Meningite: conoscere per non aver paura!

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In questi giorni siamo tutti bombardati da notizie relative ai casi di Meningite in Italia. Penso che alcuni chiarimenti si impongano. Non si intende certamente minimizzare la gravità, spesso, della patologia, ma semplicemente riportare la questione entro i parametri della documentazione oggettiva.
1 –Non siamo di fronte ad una epidemia!  Il numero di casi registrati nel 2016 è di poco inferiore a quelli registrati nel 2015, e  simile a quello del 2014.
2 –Il numero di decessi, non ho notizia, che sia diverso, soprattutto maggiore, di quello degli anni precedenti.  Da ciò non pare più aggressiva o letale della meningite degli anni passati.
3 – Non esiste solo un virus od un batterio che causi la meningite. Possono causare la meningite batteri come il meningococco (di vari ceppi, come il tipo B e il tipo C, molto aggressivo, di recente e alta visibilità nelle cronache a causa della sua concentrazione in Regione Toscana e della sua letalità, oppure altri tipi come A, Y, W135), lo pneumococco (l’agente della polmonite invasiva), l’emofilo influenzale, ma anche il bacillo della tubercolosi, così come stafilococchi, streptococchi e batteri coliformi (batteri comuni, ma con aggressività variabile, spesso secondo le condizioni di salute della persona colpita), che però non danno origine alla malattia nella sua forma invasiva.
4 – Chi si deve recare in Toscana non deve sottoporsi per forza alla vaccinazione, è però consigliata a coloro che si recano in Toscana in modo continuativo per lavoro o studio.
5 – Chi deve recarsi in Toscana non deve assumere antibiotici a scopo preventivo.

Informazioni utili
Per chi è disponibile il vaccino? Il vaccino è disponibile per: adulti e anziani che devono eseguire la vaccinazione contro il meningococco (vaccino quadrivalente a-c-w-y ) solo in presenza di fattori di rischio quali ad esempio determinate patologie  croniche che comportano deficit immunitario (mancanza o mal funzionamento  di milza, emoglobinopatie, uso di anticorpi monoclonali, etc.)  o perché devono recarsi in Toscana in maniera continuativa. Per bambini e adolescenti, il nuovo calendario vaccinale prevede gratuitamente: il vaccino  meningococcico quadrivalente ( c-a-w-y ) al 13 mese e al 13/14 anno; il vaccino contro il meningococco b in quattro dosi col seguente calendario:  4°-6°-7°-14° mese; la vaccinazione contro Haemophilus Influenzae B (emofilo tipo B) è solitamente effettuata, insieme a quella antitetanica, antidifterica, antipertosse, antipolio e anti epatite B, al 3°, 5° e 11° mese di vita  del bambino. Non sono necessari ulteriori richiami. La vaccinazione contro Streptococcus pneumoniae (pneumococco) è offerta  e va somministrata in 3 dosi, al 3°, 5° e 11° mese di vita del bambino.

Come si trasmette? La malattia si trasmette da persona a persona per via respiratoria, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali, che possono essere disperse con la tosse, con gli starnuti o mentre si parla. Affinché il contagio avvenga è, comunque, necessario essere a contatto stretto e prolungato con la persona infetta o trovarsi in ambienti molto affollati. Infatti, la propagazione dell’agente patogeno generalmente non supera il raggio di due metri dalla fonte. Tuttavia, l’essere esposti a uno di questi patogeni non comporta necessariamente lo sviluppo della malattia.

Quanto è lungo il periodo di incubazione? Va dai 2 ai 10 giorni. La malattia è contagiosa soltanto durante la fase acuta e nei giorni immediatamente precedenti l’esordio. Qualora al momento dell’identificazione fossero già trascorsi 10 giorni dall’ultimo contatto, il rischio diminuisce e la sorveglianza viene prolungata per 4 settimane dall’ultimo contatto.

Quali sono i sintomi? Assomigliano a quelli dell’influenza (febbre, mal di testa, vomito a getto),  a cui si aggiungono alcuni segni tipici (parlo degli adulti, per i bambini rivolgetevi al vostro pediatra di fiducia): la rigidità della nuca e quella all’estensione della gamba (sdraiati sul letto, con la pancia in alto, provate a flettere il collo come per guardarvi l’ombelico; dopo provate flettere le anche mantenendo estese le ginocchia ossia provando ad assumere la posizione di una “L”. Queste manovre provocano grandissimo dolore e sono quasi impossibili da eseguire se le meningi sono infiammate).
La meningite e la sepsi meningococca si possono anche presentare con forme fulminanti, con il peggioramento delle condizioni in poche ore, e la comparsa di petecchie (piccole macchie rossastre o violacee dovute a micro-emorragie dei vasi), sono questi i casi più temibili e spesso letali.

Mi devo vaccinare?  Ovvio che il mio consiglio sia di vaccinarsi, ma la corsa allo stesso con le scene riportate in televisione nelle settimane scorse, sono completamente ingiustificate, viste le considerazioni sopra esposte.
Chi tra i bambini e gli adolescenti ha risposto positivamente alle chiamate da parte dell’ufficio d’igiene in base al calendario vaccinale (https://www.ausl.rn.it/bambini/vaccinazioni-infanzia-e-adolescenza/calendario-vaccinale.html), ossia è già stato vaccinato in età pediatrica, può ritenersi sufficientemente “coperto”; ovvio che il tetravalente lo tutelerebbe di più.

Quanto costa? Dove farlo? Il vaccino tetravalente viene somministrato agli adulti e anziani gratuitamente per le categorie a rischio e per coloro che si recano in maniera continuativa in Toscana; per gli altri è disponibile al costo di 52 euro presso il Servizio di Igiene della AUSL di Rimini in via Coriano, previa prenotazione. Gratuitamente viene somministrato anche a bambini e adolescenti, presso pediatria di comunità AUSL via Coriano, nel rispetto del calendario vaccinale o per le categorie a rischio. A pagamento per gli altri (52,20 euro).  È acquistabile anche in farmacia al costo di circa 95€ e ve lo può somministrare il medico di famiglia.

Sperando di aver di fatto cosa gradita e utile, per far ritornare tutto nell’alveo della scientificità e della corretta informazione,  credo che sarebbe molto più utile preoccuparsi di vaccinarsi annualmente contro l’influenza e ricordarsi ogni 10 anni di effettuare richiamo del vaccino contro il tetano.
Corrado Paolizzi