Home Attualita Mamma malata rischia lo sfratto: il Comune paga l’affitto

Mamma malata rischia lo sfratto: il Comune paga l’affitto

Due storie diverse, ma con un punto in comune: l’emergenza improvvisa. Per colpa di una malattia e di una crisi economica che continua a mordere. Da una parte c’è già Gianna (nome di fantasia), dall’altra due 40enni e la loro bimba di appena 7 anni. Chiedono aiuto allo Sportello Sociale del Comune di Rimini e gli operatori si attivano subito trovando una soluzione.
La storia di Gianna. Gianna è una signora italiana di 50 anni che vive insieme a suo figlio. Lavora come operatrice socio sanitaria per una cooperativa. Un giorno, all’improvviso, non si sente bene. Inizia a chiedere alcuni permessi fino all’aspettativa. Con lei rimane a casa anche una parte di stipendio. Ben presto arrivano le prime difficoltà nel pagare regolarmente l’affitto, fino alla richiesta di sfratto. Disperata, Gianna, si rivolge ai servizi, con la paura di ritrovarsi con suo figlio per strada. Una situazione al limite che senza i nuovi strumenti di interventi messi in campo dal Comune rischiava di finire male. Grazie ai fondi per la morosità incolpevole il Comune riesce invece a dare a Gianna un aiuto economico per l’affitto, saldando parte del debito. Il risultato è che, oggi, Gianna e suo figlio sono ancora nella loro casa e stanno lavorando per uscire da una momentanea situazione di criticità.
La storia della famiglia. L’altra storia racconta di una coppia di 40enni, entrambi lavoratori, e della loro figlia di 7 anni. Antonio (altro nome di fantasia) lavora come dipendente e la moglie Maria, dopo anni di sacrifici decide di avviare una attività tutta sua. I problemi, gradualmente, non tardano ad arrivare. Il primo si manifesta con la chiusura dell’attività della donna, ben presto seguita dalla cassa integrazione del marito. Anche loro si rivolgono ai servizi sociali che trovano una soluzione. Gradualmente stanno tornando, seppur saltuariamente, a lavorare, ma con questo sostegno hanno intanto messo al sicuro loro figlia e avviato il ritorno ad una lenta ma possibile autonomia.
“Sostegno alla morosità incolpevole e agenzia sociale di locazione – spiega il vicesindaco Gloria Lisi – sono stati determinanti in queste storie. Che a Rimini non sono uniche. Dei 1.300 cittadini incontrati nel 2017 più della metà si sono, infatti, presentati per problemi relativi all’abitare. Questi nuovi interventi di welfare possono supportare le famiglie in crisi e aiutarle a ricostruire una progressiva autonomia”.
Francesco Barone