Home Cultura L’ironia dei Free Burger. E Rimini ci balla su

L’ironia dei Free Burger. E Rimini ci balla su

Free Burger

Le nuove rotonde  e il Boa Bay (il parco acquatico di Rimini, novità dell’estate 2016), l’affannoso proseguimento del Trc e il parco del Mare. “Andiamo a Miramare” miscela questi elementi riminesi rivisitando la hit di Fabio Rovazzi “Andiamo a comandare” strapazzata con ironia e divertimento: “Non so se son Gnassi o sono un genio / copre bene i fossi / con un po’ di ingegno / altri cinque anni per lasciare il segno / con il parco del mare ma…”.
Loro stessi, ormai, sono re dei tormentoni. Da quando – era l’estate 2013 – balzarono agli onori della cronaca con “È tutta colpa di…”, i Free Burger non hanno in pratica più sbagliato un colpo, facendo incetta di visualizzazioni su youtube.
“Solo e soltanto per divertimento”, assicura il duo. Niente lucro ma tanta giovialità tra rime baciate e immagini cittadine. Il gruppo riminese è formato da due noti dj di Radio Icaro, che cercano – ormai con qualche difficoltà – di mantenere l’anonimato. Si presentano, infatti, incappucciati e campionatori alla mano trascinano il pubblico a suon di parodie musicali.
Il nome del duo è già un programma: Free Burger, ovvero un chiaro richiamo a Friburgo, una delle città preferite (e più citate) dal primo cittadino riminese. Cavalcando l’onda del tormentone dei Daft Punk “Get Lucky”, nasceva così tre stagioni fa “È colpa di Gnassi”, cantata a squarciagola persino dai sostenitori del sindaco più votato dai riminesi. “L’intento del brano era quello di smorzare le polemiche e giocare con l’esigenza di trovare sempre un capro espiatorio”, assicurano i due dj. In poche ore il video sfondava il tetto delle migliaia di visualizzazioni su youtube.
La presa in giro della Rimini che non va non è greve ma lieve. Ed entra nella testa. “Un’ora per arrivare a Viserbella, da Torre al porto è un’impresa” cantano ancora i Free Burger, prendendo di mira il traffico cittadino provocato dalla chiusura del ponte di via Coletti sulle note del brano di Raphael Gualazzi e Bloody Beetrots, ”Liberi o no”, per ironizzare sulla situazione della viabilità cittadina tirando in ballo – sempre – il primo cittadino. La canzone ripercorre tutte le vicende di cronaca, dalla ruota “abusiva o no” al porto senza delfini e tendone dei libri. Fino ad arrivare all’invito ai riminesi di “chiamare il sindaco e aspettare che ti risponda”.
Evergreen della vita cittadina come la pista ciclabile, la Molo Street Parade e la Notte Rosa sono chiamati in causa sempre in tono leggero e ironico per sdrammatizzare le polemiche sui problemi della città.
E ballarci su. Nel 2014 pro e contro del nuovo progetto della piscina comunale sono illustrati sulle note di “Macarena”, l’intramontabile successo dei Los Del Rio.
Perfino ferite a cuore aperto come le fogne (diventate nel frattempo “CaliFOGNA”) e lo spostamento del mercato settimanale diventano (gennaio 2015) una hit dei Free Burger. Con una cover di un brano di  Marco Mengoni, i due dj hanno scelto il tema del mercato settimanale e le polemiche sul suo spostamento dalle piazze Cavour e Malatesta. Al centro della canzone le problematiche legate al parcheggio e i ricorsi presentati al Tar dagli operatori.
Non c’è nulla che non diventi oggetto delle strofe dei deejay riminesi: dalla demolizione del ponte di Via Coletti (“Vorrei andare a Rivabella o a Viserba… ma il ponte adesso non c’è più” ) al traffico insostenibile (“un’ora per arrivare a Viserbella, da Torre al porto è un’impresa”). Sempre con lo stesso obiettivo: cantare con un tono leggero e ironico sui problemi della città. Perché il “Boabay col temporale è andato a Miramare o a San Giuliano mare” fa ballare, sorridere e parlare di una città mai banale.

Paolo Guiducci