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Liberi Muratori in libera Chiesa?

Massoneria e Chiesa Cattolica, l’impossibile alleanza? Quale rapporto esiste fra la Libera Muratoria e la Chiesa?Ci sono circa 600 documenti della Chiesa Cattolica che si occupano della Massoneria giudicando l’appartenenza ad essa incompatibile con la fede cattolica.Il Codice di Diritto Canonico del 1917 riportava al canone 2335 la scomunica per chi si iscriveva alla Massoneria affermando che “chi si iscrive alla Massoneria, o ad altre associazioni dello stesso genere che macchinano contro la Chiesa e le legittime autorità civili, incorre ipso facto nella scomunica riservata alla Santa Sede”.Soprattutto nel periodo conciliare però molte persone però insistevano sulla conciliabilità fra Chiesa Cattolica a Massoneria, almeno quella di un certo rito, e ancora oggi si riscontra una certa confusione su questo punto anche fra alcuni cattolici. A fare un po’ di chiarezza sul tema ci ha pensato padre Zbigniew Suchecki, docente di Diritto canonico e autore di numerosi volumi sull’argomento: padre Suchecki, 59 anni, polacco d’origine, è intervenuto nella parrocchia di Bellariva alla serta organizzata dal Gris di Rimini “Chiesa e Massoneria”.

Nel 1974 il Presidente della Conferenza Episcopale brasiliana, scrivendo alla Congregazione per la Dottrina della Fede, auspicava che venisse fatta dalla Massoneria una dichiarazione pubblica per affermare che non complottava contro la Chiesa, ma tale dichiarazione non è mai stata fatta. Riguardo a questo punto suggerì che la macchinazione contro la Chiesa, di cui parla il Canone del 1917, è da intendersi come “delitti contro la dottrina, contro le persone e contro le Istituzioni ecclesiastiche”.Tra il 1968 e il 1983 è stato condotto un lungo dialogo tra Chiesa Cattolica e Massoneria, a cui hanno preso parte diversi Grandi Maestri sia in Italia, che in Austria e Germania, per verificare se fosse possibile un avvicinamento fra Massoneria e Chiesa Cattolica. Al termine di questi incontri la Conferenza Episcopale tedesca ha concluso che la posizione della Libera Muratoria, che mette in discussione la Chiesa in modo fondamentale, non è mutata.L’esame dei primi tre gradi, comuni a tutta la Massoneria e i soli da essa rivelati durante questi incontri, ha mostrato opposizioni fondamentali e insuperabili e che l’appartenenza ad essa mette in questione i fondamenti della vita cristiana.

Citiamo solo alcune delle differenze individuate come insuperabili.La visione del mondo soggettivistica presente nella Massoneria, che non si può armonizzare nella fede nella Parola di Dio rivelata e autenticamente interpretata dal Magistero della Chiesa.

Il concetto relativista di religione presente nella Massoneria per cui tutte le religioni sono un tentativo concorrente ad esprimere la verità divina che in ultima analisi è irraggiungibile. Allo stesso tempo la spiritualità della Massoneria si presenta con una pretesa di totalità che richiede un’appartenenza per la vita e per la morte.

Un’altra differenza insuperabile consiste nel fatto che la Massoneria nega la possibilità di una conoscenza oggettiva della Verità per cui si rifiuta le fede nei dogmi. Nella fede cristiana invece i dogmi, sono delle verità rivelate a cui credere per fede, uno di questi è la divinità di Gesù, vero Dio e vero uomo. Chi si iscrive alla Massoneria non potendo accettare i dogmi non può credere che Gesù è vero Dio e vero uomo, perciò si pone da se stesso in una condizione di eresia.

La Conferenza Episcopale tedesca conclude perciò che nella sua mentalità, nelle sue convinzioni fondamentali e nel suo lavoro nel tempio la Massoneria è rimasta pienamente uguale a se stessa e perciò l’appartenenza contemporanea alla Libera Muratoria e alla Chiesa è esclusa.

Nel 1981 la Pontificia Commissione per la revisione del Codice ha discusso se inserire nuovamente nel nuovo Codice di Diritto Canonico del 1983 il canone 2335 sulla scomunica per chi si iscriveva alla Massoneria e ha votato per il non inserimento per motivi redazionali (si sarebbero dovute esplicitare anche tutte le altre associazioni che macchinavano contro la Chiesa Cattolica).  Resta comunque il fatto che chi si iscrive alla Massoneria si trova in uno stato di peccato grave e non può perciò accedere alla Comunione e che aderendo alla Massoneria, non riconoscendo i dogmi della fede cattolica, ci si pone in una condizione di eresia e perciò viene scomunicato.

Il Gris diocesano di Rimini continua la sua opera di studio e di informazione su movimenti, gruppi e personaggi appartenenti al mondo della spiritualità e religiosità alternative, di frangia o settarie. Al Centro d’ascolto Gris, che risponde ai numeri 331 4752968 e 334 2482660, continuano ad arrivare numerose segnalazioni e richieste d’aiuto da parte di persone che hanno frequentato gruppi o personaggi operanti nel territorio riminese.

Tommaso Cevoli