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Con Leonardo, una bellariese al Louvre

Vera Berardi, in arte “Vera Vera” (nella foto grande con alcuni dei suoi lavori), a soli 23 anni ha conquistato il Louvre con la sua opera scultorea dedicata a Leonardo Da Vinci. Il suo motto personale, dedicato ai giovani artisti, è: “Mai mollare: se vuoi puoi farlo, non abbiate paura di osare e se avete tanta paura abbiate più coraggio!”.
Lei ce l’ha fatta. Con la sua spontanea intraprendenza è arrivata ad esporre una sua scultura alla Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea nelle sale del Carrousel du Louvre, tenutasi dal 18 al 20 ottobre scorso. L’opera (foto piccola), dal titolo #Vitruvio #Leo #LeonardoDaVinci, originale commistione tra antico e moderno, rappresenta un omaggio a Leonardo e più precisamente al suo Uomo Vitruviano. Sorretto da un’alta base di ferro, che ricorda in modo stilizzato gli antichi busti romani, è riprodotta la testa del Vitruvio con l’aggiunta di un elemento piuttosto originale e innovativo: una catena pendente dal petto della scultura, che trattiene un frammento di ingranaggio elettronico.

Vera, com’è sorta l’ispirazione della tua personale rivisitazione dell’Uomo Vitruviano?
“L’opera vuole essere un omaggio a Leonardo da Vinci nel suo 500esimo anniversario della morte, soprattutto per celebrarne il genio quale primo inventore di macchine complesse”. E infatti Vera ha fatto uso di una modernissima “macchina complessa”, come alleata, per realizzare la sua opera: Internet. “L’ispirazione è sorta proprio dall’utilizzo di Instagram (sua la pagina @veravera_art). Attraverso l’uso del social network Instagram ho invitato il pubblico a interagire con me, con una semplice richiesta: ‘Tell me words’ (ditemi parole) e l’immagine del mio Vitruvio. Ho così raccolto parole da tutto il mondo e di ogni genere, che poi ho impresso sul busto dell’opera tramite caratteri mobili”.

Qual è il messaggio intrinseco dell’opera?
“Con il mio personale Uomo Vitruviano ho voluto sollecitare il popolo di Internet a connettersi con me, a comunicare! Il mio intento, attraverso la mia opera, è infatti quello di indagare la comunicazione online e la creazione di contatti virtuali. Ho voluto raccogliere qualsiasi messaggio: dalle lingue straniere indecifrabili fino alle parole provocatorie che rimandano alla parte oscura e spesso pericolosa della Rete”.
A simboleggiare il “cuore virtuale” che pulsa più che mai e vive nel nostro secolo, è proprio l’ingranaggio che pende dalla scultura: trattasi simbolicamente del componente elettronico che connette il computer alla rete internet.

Come è arrivata l’occasione di poter esporre al Louvre?
“Dopo aver esposto a Barcellona all’interno dello spazio di Oblyon, le mie opere sono state notate dall’attuale curatrice del museo del Louvre che quindi mi ha contattata ed è venuta a conoscermi personalmente per valutare le mie creazioni. Per me, aver potuto partecipare ad una mostra di livello internazionale che ospitava ben 1.108 artisti da tutto il mondo in 58 Gallerie, è stata un’esperienza davvero stimolante!”.

Arte riflessiva che nasce dal vissuto e dalle tue esperienze.
“La mia arte vuole indagare il tema dell’identità e la sua mutazione costante all’interno della vita di ogni individuo nella società. Mi piace molto l’arte contemporanea e il tentativo di quest’ultima di comunicare con il pubblico. Quali sono i miei artisti di riferimento? Damien Hirst ma anche Louise Bourgeois”.

Ma come nasce un’artista? Quando e come è emersa la sua passione per l’arte?
“Sin da bambina mi divertivo tantissimo a ricostruire varie scenografie dei cartoni animati con l’utilizzo di colla e carta. Adoravo giocare con la pasta di sale, materiale plastico come il pongo o il didò. In più ho sempre avuto una passione sfrenata per i colori! Oggi porto avanti le stesse passioni con la scultura, la pittura, installazioni e performance artistiche”.

Bellaria Igea Marina, città natale di Vera Berardi, ha già notato il talento della sua giovane scultrice, e lo onora con l’installazione di alcune sue opere nella zona Borgata e sulla rotonda tra via Pinzon e S.Properzio (angolo Colonia Roma).
Fedele al suo motto, “mai mollare, siate coraggiosi”, Vera è un esempio di abilità, talento e coraggio creativo. Di progetti nel cassetto la giovane artista ne ha ancora tanti, ma non si svela. La promessa, però, è quella di abbellire ancora il mondo con la sua arte!
Giulia Mauro