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Le cose belle prima si fanno e poi si pensano

Benedetta è la figlia sedicenne del sindaco di un paese dell’entroterra romagnolo. Il suo incontro con una casa famiglia appena arrivata in paese, in cui vivono tante persone dal passato difficile e desiderose di riscatto, è prima all’insegna della curiosità. La “strana” famiglia abita in un palazzo lasciato in eredità alla Comunità fondata da don Oreste Benzi. A dispetto di ogni convenzione sociale, Benedetta s’innamorerà del giovane ex carcerato Kevin (un giovanissimo Luigi Navarra, 20 anni, al suo esordio davanti alla macchina da presa) e condurrà lo spettatore in un viaggio all’interno della struttura. Tra sospetti, lacrime, risate e sgomberi, la ragazza scoprirà la bellezza dell’accoglienza e l’importanza della solidarietà.
Benedetta, Kevin e gli altri “abitanti” della casa famiglia sono i protagonisti di “Solo cose belle”, il film ispirato all’opera di don Oreste Benzi, nelle sale italiane dal 9 maggio. Anche il titolo è un omaggio al sacerdote con la tonaca lisa: “Le cose belle prima si fanno poi si pensano” soleva dire il don.
Il film è solo in apparenza leggero: racconta invece con sano realismo, lo svolgersi, per nulla semplice, della vita in una casa famiglia in un paese della provincia romagnola. La narrazione è gradevole e i 90 minuti della pellicola trascorrono veloci.
La produzione del film è un altro “miracolo”: è costata “solo” 450.000 euro, grazie al volontariato di tanti, anche professionisti, e alla presenza di 4-500 comparse.
Prodotto e distribuito da Coffee Time Film e da Sunset Produzioni, in associazione con le Cooperative: Comunità Papa Giovanni XXIII, La Fraternità e Il Calabrone, Solo cose belle ha ottenuto il finanziamento dell’Emilia-Romagna Film Commission e il contributo di diversi sponsor.
Di prestigio la location della sua anteprima: dopo la visione speciale in occasione della visita del presidente Mattarella a Rimini per i 50 anni della Papa Giovanni XXXI, la pellicola è stata presentata il 7 maggio al Senato della Repubblica, grazie anche al supporto ricevuto dalla Presidente Elisabetta Casellati.
Nel cast, oltre ai due protagonisti esordienti, Idamaria Recati e Luigi Navarra, anche tanti attori professionisti tra cui Giorgio Borghetti, Carlo Maria Rossi e Barbara Abbondanza. La sceneggiatura di Solo cose belle è firmata da Andrea Valagussa, autore di numerose fiction di successo delle ammiraglie Rai e Mediaset (Un medico in famiglia, Don Matteo, Che Dio ci aiuti e Distretto di Polizia) e da Filippo Brambilla, Marco Brambini, Andrea Calaresi, Susanna Ciucci, Matteo Lolletti e Kristian Gianfreda, il regista della pellicola, al suo primo lungometraggio.
Marco Brambini nella pellicola è il padre della casa famiglia: “Mi sono ispirato a due figure reali, due padri di casa famiglia che ho il piacere di conoscere”. Paure e pregiudizi? Alla fine rimangono solo cose belle che hanno affascinato gli attori. Ne è convinta anche Erica Zambelli: “Mi si è aperto un mondo di volontariato. Queste persone si impegnano e si mettono a servizio per il piacere di amare e di aiutare il prossimo: splendido”.
Solo cose belle nasce dalla lunga esperienza sul campo della Comunità Papa Giovanni XXIII e delle tante case famiglia dell’Associazione, che da anni lavorano per diffondere i valori dell’inclusione sociale e per combattere l’emarginazione sociale. Per questo, coerentemente con il tema del film, hanno lavorato alla pellicola, in scena o a supporto della produzione, sia attori professionisti del cinema, del teatro e della televisione, sia persone della Comunità e figure che hanno un’esperienza pregressa in case famiglia o in altri progetti sociali: ex carcerati, ex prostitute, ex tossicodipendenti ed ex senza fissa dimora, nonché alcuni ragazzi con disabilità.